"Aemilia", imputati tornano in carcere subito dopo essere stati liberati

Non hanno fatto in tempo ad uscire dal carcere, che sono subito ritornati dietro le sbarre. Protagonisti della vicenda sono i fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, imprenditori di Montecchio, imputati nel processo Aemilia contro la 'ndrangheta al nord in corso a Reggio Emilia.

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I due fratelli, in particolare, erano detenuti nel carcere reggiano da cui, nella tarda mattinata di ieri, sono usciti per decorrenza dei termini di custodia cautelare in relazione ai "reati fine" loro contestati come intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori e impiego di denaro provenienza illecita. Ad attenderli a casa, pero', hanno trovato nel pomeriggio i Carabinieri di Modena che, insieme ai colleghi del nucleo investigativo di Reggio, li hanno nuovamente arrestati in esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare in carcere per il reato di associazione di stampo mafioso. Il provvedimento del tribunale di Reggio scaturisce in particolare dai nuovi capi di imputazione che il Pm Beatrice Ronchi ha contestato lo scorso 8 febbraio a 34 imputati di Aemilia. Per tutti loro- compresi i Vertinelli- e' contemplata l'estensione temporale della partecipazione al sodalizio criminale anche dopo essere stati arrestati a gennaio 2015, che per l'accusa sarebbe proseguita fino all'inizio del 2018. In merito a queste nuove accuse, 24 imputati tra cui i due imprenditori di Montecchio nuovamente arrestati, hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato. Il nuovo processo inizia a Reggio martedi'. (Cai/ Dire)