Intimidazione al giornalista Giovanni Le Rose, la vicinanza di "Mediterraneo Possibile"

"L'atto di tenere la testa alta contro chi ci vorrebbe tutti schiavi, oggi è un gesto di coraggio ancor prima che di dignità. Per questo noi di 'Mediterraneo Possibile' di Crotone ci sentiamo vicini a Giovanni Le Rose, corrispondente del Crotonese, per il grave atto intimidatorio volto a condizionare il suo operato". Lo afferma Davide Dionesalvi, portavoce del movimento.

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"Ci uniamo - prosegue Dionesalvi - alla manifestazione collettiva di solidarietà che vuole rispondere alle ragioni della forza con la forza della ragione. Vogliamo far presente agli oscuri emissari che hanno sbagliato l'indirizzo della loro corrispondenza: i veri destinatari di questi atti non sono la singola persona ma le regole democratiche stesse che sorreggono il nostro vivere civile, siamo destinatari tutti noi che crediamo nella democrazia e passiamo vite intere nel rispetto delle regole comuni. Il nostro territorio sta attraversando una fase sociale molto particolare, in cui il peso delle scelte grava sul futuro stesso dei cittadini, della loro salute e dell'ambiente in cui vivono. E solo attraverso un continuo e persistente servizio di informazione si possono trasmettere idee ed opinioni che permettono scelte giuste e ponderate". "È evidente che qualcuno - sostiene ancora il portavoce del movimento - ha un chiaro interesse a rompere questa catena di conoscenza, per non avere oppositori scomodi e lavorare sui propri oscuri interessi. Se ancora non ne fossimo al corrente, ora sappiamo tutti, dopo quello che è accaduto, che il lavoro di Le Rose e del comitato contro la discarica di Strongoli va nella giusta direzione. Ora ne abbiamo anche le prove".