Terza commissione del Comune di Crotone scrive a Lorenzin: “Usare i nuovi glucometri anche qui”

La terza Commissione del Comune di Crotone ha inviato una lettera aperta indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al presidente della Regione Mario Oliverio, al Prefetto di Crotone, al sindaco, al presidente della Provincia, commissario per l'emergenza sanitaria in Calabria Massimo Scusa ed al direttore generale dell'Aspa Sergio Arena chiedendo di voler "rendere fruibile per tutti i pazienti diabetici i glucometri di ultima generazione, così come già avviene in altre regioni d'Italia, attraverso il Servizio sanitario nazionale". La Commissione auspica, "che i pazienti di questo territorio, al pari di quelli di altre regioni italiane, possano usufruire dell'erogazione gratuita di tutte le tipologie di presidi diagnostici e terapeutici, che la nuova ricerca scientifica mette a disposizione, per l'autocontrollo glicemico indolore e più economico". Nel corso della riunione Commissione, su richiesta del consigliere Enrico Pedace, rappresentante dell'Associazione giovani diabetici "Areteo", è stata affrontata la problematica della patologia diabetica, sia giovanile che degli adulti, della provincia. E' emerso, è scritto in una nota, che su circa 180 mila abitanti almeno il 16-17% (circa 11.000) è affetto da tale patologia, con alta incidenza, peraltro in crescita, del diabete di tipo 1 (diabete giovanile). In particolare è stato focalizzato e discusso l'obbligo di tutti i pazienti diabetici, al controllo dei valori glicemici, rilevati quotidianamente, più volte durante l'arco della giornata. I pazienti sono costretti alla realizzazione di tali accertamenti utilizzando gli apparecchi di misurazione attualmente disponibili, che impiegano le lancette pungidito con le strisce reattive. "Appare superfluo sottolineare - a parere della Commissione - il notevole dispendio economico delle Asp per il reperimento di tali sussidi, ma è importante altresì valutare il disagio che tale pratica provoca, soprattutto se osserviamo che il diabete giovanile coinvolge pazienti in età infantile ed adolescenziale. Ovviamente si tratta di un disagio fisico, causato dal traumatismo dei polpastrelli che il reiterato impiego della lancetta produce, e psicologico legato alle frequenti rilevazioni effettuate inevitabilmente anche negli orari in cui i pazienti si trovano a scuola, in palestra, in piscina, o ai parchi gioco. Si è preso atto inoltre che i glucometri di ultima generazione sono in grado di 'comunicare' mediante sensori, con apparecchi che non provocano pertanto traumatismi e che nell'arco della giornata possono essere utilizzati più volte senza creare malesseri".

(Ansa)

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