Il Cara in mano alla 'ndrangheta. Arci: "Ora a pagare non siano i migranti"

Migrantibis500"L'operazione della Dda di Catanzaro contro il clan Arena ha sicuramente inferto un colpo importante alle attività economiche della 'ndrangheta. Come associazione da anni impegnata nella lotta alle mafie, accogliamo con favore una simile operazione di disinnesco delle infiltrazioni economiche e politiche delle cosche mafiose. Tuttavia ci preoccupano le conseguenze che potrebbe avere l'accusa di gestione criminale del Cara di Isola di Capo Rizzuto". Così l'Arci in una nota. In attesa che la giustizia faccia il suo corso l'Arci "richiama chi ha responsabilità politiche e istituzionali, nonché i giornalisti e la stampa, a non trasformare una vicenda di cui i rifugiati e il sistema d'accoglienza sono vittime, nell'ennesima campagna contro il diritto d'asilo e il diritto ad una accoglienza dignitosa. I primi a subire le conseguenze di un'eventuale gestione criminale dell'accoglienza sono proprio le persone che sono costrette a vivere in centri gestiti, troppo spesso, da soggetti non competenti e senza scrupoli". "Ancora una volta - si legge nella nota - ribadiamo la necessità di chiudere questi giganteschi luoghi di emarginazione, a favore di una rete diffusa di piccoli centri, sul modello dello Sprar, sotto la responsabilità delle amministrazioni locali e con la regia di Regioni e Ministero dell'Interno. Chiediamo, inoltre, che venga istituito al più presto un registro delle organizzazioni che svolgono attività a favore dei rifugiati e per il diritto d'asilo e che l'iscrizione a questo registro venga condizionata alla presenza di esperienza e competenza comprovata, nonché all'assenza di procedimenti, penali o civili, a carico".

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