Il Marrelli Hospital sigla delle importanti intese per la sanità regionale

intesemarrellihospitalPoliclinico Gemelli, Fatebenefratelli, Neuromed e Amethyst sono queste le quattro intese siglate nella giornata di ieri, sabato 29 aprile, tra la struttura sanitaria crotonese, Marrelli Hospital ed i quattro importanti istituti."Porte Aperte. Nuove intese per la sanità regionale", questo il titolo dell'evento, fortemente voluto dal Prof. Piercarlo Gentile direttore del centro di radioterapia San Pietro Fatebenefratelli di Roma, iniziato con un'ampia sessione scientifica presieduta dal prof. Rosario Sacco, direttore del dipartimento di Chirurgia della UMG e moderata dal prof. Girolamo Ranieri, direttore scientifico dell'IRCCS Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari.

Nel corso della sessione scientifica i temi trattati da illustri relatori sono stati: "La Genetica" dal prof. Antonio Novelli dell'Istituto Bambino Gesù – S.Pietro Fatebenefratelli, "La Radiomica" nuova scienza in oncologia dal prof. Vincenzo Valentini del Policlinico Gemelli, "La Ginecologia oncologica" dal Prof. Giovanni Scambia del Policlinico Gemelli, "La Neuro Oncologia" della Fondazione Neuromed e "La Radioterapia oncologica" dal Prof. Francesco Aquilanti dell'UPMC Fatebenefratelli.

Subito dopo la sessione scientifica alla quale hanno preso parte, oltre 600 persone tra medici e professionisti del settore sanitario, si è svolta una tavola rotonda sul tema della mobilità sanitaria, sulle cause e sulle possibile "impresa" di fermarla. Obiettivo che si è posto sin dall'inizio, il direttore sanitario della clinica crotonese, Massimo Marrelli.

Ad aprire la riflessione politica/istituzionale sono stati il primo cittadino, Ugo Pugliese e l'Arcivescovo della diocesi Mons. Domenico Graziani che hanno portato i propri saluti a tutti i presenti, giunti da ogni parte d'Europa, lasciando un messaggio di rinascita per il territorio, che "può e deve partire proprio da azioni come queste, a favore dei cittadini", per dirla con le stesse parole del Sindaco Ugo Pugliese.

A seguire le importanti e significative testimonianze di Mons. Vito Pinto, decano della Sacra Rota Romana, di Fra' Gerardo D'Auria, padre provinciale del Fatebenefratelli e del medico/imprenditore Massimo Marrelli, che ha raccontato la sua idea di "medicina umanizzata" intrapreso molti anni fa con Calabrodental, quando si recò in Albania (2011) con la maggior parte dei suoi collaboratori per un progetto di carattere umanitario che ha mirato a portare le competenze mediche-odontoiatriche della casa di cura in Albania, uno dei paesi in cui la maggior parte delle persone non riesce a sottoporsi alla cure odontoiatriche necessarie.

La politica sanitaria e l'importanza di arrestare la mobilità sanitaria in Calabria, sono stati questi i temi introdotti dal giornalista Salvatore Audia, nonché direttore di Esperia Tv, che ha moderato la tavola rotonda per poi lasciare spazio a Piercarlo Gentile che ne ha ampiamente discusso con Giovanni Vrenna, direttore Affari Generali Fatebenefratelli, Enrico Zampedri, direttore generale Fondazione Gemelli, Barbara Werchowiecka-Rusinek, Ceo di Amethyst Radiotherapy e Massimo Agosti, del medesimo istituto, Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed, Antonio Delvino Direttore Generale dell'Istituto Tumori di Bari, Riccardo Fatarella, Direttore Generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, Sergio Arena, Commissario Asp di Crotone e Franco Pacenza della Regione Calabria, delegato del Presidente Oliverio in materia sanitaria.

Una discussione che ha portato ad una riflessione molto più ampia e articolata, che si è particolarmente concentrata sui dati riferiti alla mobilità sanitaria calabrese e dalla quale è emerso che c'è un disavanzo sanitario regionale di 55,4 milioni di euro, ma soprattutto che spesso il cittadino medio calabrese se non può recarsi fuori regione per sottoporsi alla cure, rinuncia a curarsi.

Da qui, nasce anche l'idea dell'evento, "Porte aperte. Nuove intese per la sanità regionale" che tenta di dare vita ad un inversione di tendenza, quindi non solo con l'obiettivo di arrestare la mobilità sanitaria ma anche con l'intento di riuscire a far curare qui pazienti del Nord Italia.

"Non siamo abbastanza attenti a comunicare le cose belle che facciamo – ha affermato Fatarella – la nostra regione non può sempre stare indietro, deve aprire le porte alla collaborazione e lo devono fare per primi i calabresi e le amministrazioni. La mobilità sanitaria si combatte aumentando la collaborazione, continuando a fare rete tra pubblico e privato".

Subito dopo, anche Franco Pacenza ha sottolineato "l'importante impegno assunto dalla Regione Calabria per la crescita del sistema sanitario regionale e per il rafforzamento delle professionalità calabresi". "Questo evento – ha aggiunto ancora Pacenza – segna un punto importante, poiché si mettono insieme esperienze più avanzate della nostra, dal punto di vista clinico/scientifico, spostando però i professionisti e non i pazienti visto che le attività cliniche vengono svolte nella nostra regione".

L'evento si è concluso, intorno alle 20.30, con l'importante sottoscrizione delle intese tra il Marrelli Hospital e la Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli, la Provincia Religiosa di San Pietro Fatebenefratelli, con la Fondazione Neuromed e Amethyst Radiotherapy.

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"Credo che abbiamo dato un contributo per la sanità di questo territorio – ha chiosato infine Massimo Marrelli – perché siamo convinti di questo progetto e del fatto che potrebbe cercare di ridurre la migrazione sanitaria, necessaria e indispensabile a tutti, anche ai crotonesi e calabresi. Ci siamo messi in gioco e speriamo che questo possa servire al raggiungimento dell'obiettivo finale. Le porte le abbiamo aperte per far entrare professionisti d'eccellenza, in collaborazione con i migliori ospedali italiani e non solo, per dare un contributo concreto e tangibile al sistema sanitario della Calabria e per provare a dare il nostro contributo, in modo serio e fattivo, ma soprattutto per porre un freno alla migrazione sanitaria".