Cirò Marina (Kr): la scuola “Casopero” ospita la legalità e si emoziona

Si è svolto sabato 25 marzo presso l'Istituto Comprensivo "G. T. Casopero"', a Cirò Marina, il convegno dal titolo: "La legalità va a scuola". Una mattinata particolare, in cui si è discusso, ragionato e parlato di legalità, che è responsabilità, condivisione, lotta, coraggio. Ed è soprattutto un alto senso del proprio dovere.

Una vera giornata di testimonianza e partecipazione emotiva. Attori protagonisti prima di tutti gli studenti che, numerosissimi e attenti si sono esibiti, hanno parlato, hanno posto domande, hanno espresso dubbi ed hanno attivamente e sinceramente partecipato. E con loro gli insegnanti dell'Istituto, pronti a guidarli e a sostenerli.

Ha aperto la manifestazione la Dirigente Scolastica, Bombina Carmela Giudice, che ha ringraziato i numerosi ospiti presenti, tra i quali una rappresentanza di alunni della scuola secondaria di primo grado "Don Bosco", e poi è seguito l'intervento della Dirigente Scolastica dell'ISS Gangale di Cirò Marina e del Liceo Scientifico di Cirò, Rita Serafina Anania, che ha manifestato il profondo affetto che l'ha sempre legata all'Istituto Casopero, di cui è stata a capo per diversi anni.

Presenti anche il sindaco di Cirò Marina, Nicodemo Parrilla, che ha confermato la sua attenzione particolare verso la scuola, una fucina di sapere che deve recepire la forza del cambiamento, e il sindaco di Cirò, Mario Caruso, coinvolto nella battaglia di confisca ai beni della 'ndrangheta, alcuni dei quali donati proprio alle scuole cirotane. Il luogotenente Elio Codispoti, comandante della stazione dei carabinieri di Cirò Marina rappresentava le forze dell'ordine, e per le associazioni erano presenti Libera, con la rappresentante per Cirò Marina, Concetta Mazziotti, e l'associazione culturale Antigone-Osservatorio sulla ndrangheta. Quest'ultima è una realtà che opera su un bene confiscato a Reggio Calabria e si adopera per divulgare nuove possibilità di conoscenza e di formazione, promuove diversi progetti presso Scuole, mirando al rafforzamento dei rapporti tra i giovani e le istituzioni, all'educazione alla legalità ed ha presentato un cortometraggio, "Matilde" – realizzato nel quadro del progetto "Impronte e ombre. Vite, storie e immagini di vittime della ndrangheta" con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – un lavoro davvero coinvolgente, sulle vittime della ndrangheta.

--banner--

Non è stata la solita passerella, ma una sentita partecipazione di figure istituzionali che si distinguono per le loro battaglie per la legalità e la lotta alla criminalità.

Come il presidente della Commissione Regionale anti 'Ndrangheta, Arturo Bova, il quale ha ribadito nel suo intervento, che la vera forza del cambiamento risiede proprio nel potere del più grande "esercito" presente nella nostra nazione: i nove milioni di studenti che costituiscono la scuola italiana. E l'on. Franco Laratta, già membro della Commissione parlamentare antimafia, da sempre in prima linea per affermare i principi di legalità in Calabria.

Ma i protagonisti assoluti sono stati Tiberio Bentivoglio e Filippo Cogliandro che sulla loro pelle portano i segni e le ferite della loro battaglia contro il pizzo: hanno resistito, denunciato e pagato per il loro coraggio. Da loro un urlo fortissimo contro la 'ndrangheta, contro il pizzo, contro la criminalità. Da loro commozione pura. Da loro una denuncia pagata e diretta, raccontata senza fronzoli. Che ha incatenato i ragazzi in un silenzio attento e partecipato, carico di ammirazione e di stupore, trasformatosi infine, in un urlo liberatorio di lotta e condivisione da parte di tutti gli studenti che hanno vissuto una giornata bellissima è veramente unica. Perché non è vero che gli eroi non esistono. Hanno paura, a volte, ma esistono, in tutta la loro umanità.