Stadio di Crotone, le precisazioni del Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria

Il Dipartimento regionale "Lavori Pubblici", relativamente allo stadio di Crotone, ha scritto quanto segue:

"In riferimento all'ampliamento dello stadio di Crotone, la Regione, con atto deliberativo del maggio dello scorso anno, ha finanziato uno specifico intervento per l'importo, a suo tempo richiesto dal Comune, di €. 2.500.000.

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Le risorse sono state individuate rimodulando delle economie rinvenienti da interventi finanziati da precedenti delibere CIPE e non attuati. Trattandosi di riprogrammazione di economie, per l'eleggibilità delle risorse, è possibile seguire una procedura semplificata senza ripassare per il CIPE ma autorizzando l'inserimento dell'intervento di cui si tratta, da parte del tavolo dei sottoscrittori, con l'assenso, quindi, dell' Agenzia per la coesione. Trattandosi di un intervento che, per come configurato, potrebbe configurarsi come aiuto di stato ad una società privata (la società di calcio) occorre dimostrare che non ricorrono le specifiche condizioni. Come....?

Occorre l'elaborazione di un piano di gestione che dimostri l'utilità per il territorio, e non solo per la società, dell'intervento. Ebbene, il 30 maggio, la Regione ha comunicato al Comune l'inserimento dell'intervento di "ampliamento dello stadio" all'interno dello specifico Accordo di Programma (APQ) denominato "interventi aree urbane per lo sport e turismo". Il giorno successivo, la Regione ha richiesto, tramite e-mail, i documenti tecnici necessari per l'attivazione delle procedure di riprogrammazione ai tavoli APQ ( piano di gestione dell'intervento) allegando il format del piano di gestione da predisporsi a cura del Comune, condizione necessaria per poter attivare il tavolo APQ. La trasmissione dei necessari documenti venne sollecitata il successivo 19 luglio; nello specifico, è stato richiesto il crono programma di realizzazione dell'intervento con le singole attività, gli elaborati di progettazione con relazioni tecniche, le schede intervento elaborate secondo il format inviato, il predetto piano di gestione. Il 18 agosto il Comune ha trasmesso le determine di approvazione dei progetti, le determine di aggiudicazioni provvisorie dei lavori, il Piano di gestione con parte finanziaria, la relazione tecnica interventi, la scheda di monitoraggio. ll Piano di Gestione non è risultato conforme a quanto richiesto ed è stato sollecitato verbalmente un nuovo invio corretto. Il 18 ottobre il Comune ha inviato il piano di gestione aggiornato riferito tuttavia principalmente alla gestione del teatro comunale, intervento anche questo da inserire nello stesso APQ.

Vengono, pertanto, richieste per le vie brevi le necessarie modifiche al piano di gestione che pervengono alla Regione solo nello scorso mese di gennaio.Nonostante tutto, c'è da registrare che la Regione, nel mese di dicembre sorso, e nonostante la mancata trasmissione del piano di gestione aggiornato, ha impegnatp, comunque, le risorse per non rischiare il disimpegno. Pur tuttavia la materiale erogazione al Comune dell'anticipazione non può essere effettuata prima della sottoscrizione dell'APQ. Il piano di gestione solo nel gennaio 2017 è stato trasmesso dal Comune, ancora carente per quel che concerne specifici aspetti; l'ultimo incontro con il Comune risulta essersi tenuto lo scorso sette febbraio, nel corso del quale il medesimo Comune si è impegnato a trasmettere entro il tredici febbraio i documenti ritenuti sufficienti e necessari per la definitiva stipula dell'APQ. Preso atto che nulla è pervenuto, in data odierna sono stati formalmente richiesti i dati concordati nella predetta riunione. Da quanto sopra riportato emerge con chiarezza che il ritardo è dovuto esclusivamente al Comune che mai ha trasmesso i documenti necessari alla stipula dell'APQ. Ciò a chiarimento di qualsivoglia strumentalizzazione".