Riammodernamento stadio di Crotone, l’attacco di Flora Sculco: “Imprese rischiano di non essere pagate a causa della Regione”

"Se la vicenda del riammodernamento dello stadio 'Ezio Scida' di Crotone non assumesse aspetti di estrema gravità, potrebbe richiamare alla memoria gli espedienti grotteschi di un famoso film di Nanni Loy: 'Pacco, doppiopacco e contropaccotto'. Una vicenda, questa dell'adeguamento dello stadio per consentire a Crotone di poter vivere la Serie 'A' in casa propria, clamorosa, disdicevole e avvilente, sia per l'inaffidabilità della Regione che per i danni enormi che potrebbe provocare". E' quanto asserisce la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che spiega: "L'adeguamento dello stadio è costato alla città di Crotone circa 2.800.000 euro. I lavori sono stati assegnati ed espletati dal Comune in tempi rapidissimi, nonostante i numerosi ostacoli e imprevisti che hanno rischiato di ritardare e rallentare l'iter amministrativo. Il finanziamento per i lavori è stato deliberato a fine maggio 2016 dalla Giunta regionale che ha riprogrammato un vecchio APQ che assegnava 7 milioni di euro per le strade provinciali del Crotonese, dirottandone una parte per lo stadio. Risorse, dunque, già destinate al territorio crotonese che attendevano soltanto di essere spese. E che il presidente Oliverio, in visita a Crotone in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale pitagorico, ha promesso alla città con entusiasmo e squilli di tromba. Oggi, però, a lavori ultimati, si scopre che quelle somme la Regione non può erogarle. Non per 'amnesia politica', come si dice quando s'incappa in politici faciloni, ma perché le somme in parola debbono necessariamente essere finalizzate all'obiettivo per cui sono state stanziate. La Regione avrebbe dovuto, in sostanza, per poter ottemperare all'obbligo assunto con la città di Crotone, riprogrammare tempestivamente l'Accordo di Programma Quadro, espletando le previste procedure amministrativa al tavolo dei sottoscrittori. Questa azione di saggia, doverosa e buona amministrazione, evidentemente la Regione l'ha omessa. Ed oggi - sottolinea Flora Sculco - a lavori dello stadio ultimati, le imprese incaricate, che giustamente esigono di essere pagate, incappano nel 'pacco' della Regione. Battono cassa al Comune che si trova, di conseguenza, esposto a gravi ripercussioni finanziarie".

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Conclude la consigliera regionale: " Il Comune di Crotone, diligentemente, si sta prodigando con un'anticipazione di cassa per soddisfare in parte le legittime richieste delle imprese, ma, com'è evidente, resta il vulnus economico provocato alla città che sarebbe depauperata, qualora non si corresse ai ripari e la Regione non si assumesse le proprie responsabilità, di somme importanti e utili a dare risposte ai tanti problemi irrisolti in anni di amministrazione disinvolta. Tutto ciò premesso, onde evitare polemiche infinite e clamorose manifestazioni di protesta, avverto il dovere di rivolgere un appello al presidente Mario Oliverio: convochi con immediatezza il direttore generale dei Lavori pubblici della Regione e il dirigente del Settore, affinché si ingegnino efficacemente per individuare le soluzioni necessarie prima che la situazione precipiti".