Flora Sculco candida Crotone ad Area di Crisi

"Nella seduta odierna del Consiglio regionale ho presentato proposta di candidatura della città di Crotone ad Area di Crisi Industriale non complessa, illustrando uno specifico ordine del giorno supportato da una copiosa documentazione che comprova e motiva la proposta e descrive i requisiti richiesti e necessari per essere indicati all'attenzione del Governo nazionale. Non si è proceduto al voto dell'Aula perché il presidente della Giunta Oliverio, intervenendo, ha ritenuto di condividere e di assumere la proposta nell'atto deliberativo che la Giunta regionale dovrà adottare entro il termine del 3 novembre e trasmettere al Governo nazionale perché, a sua volta, comprenda la città di Crotone ed il suo territorio tra le Aree di crisi non complesse destinatarie di specifiche misure di intervento agevolative e di finanziamento mirate al sostegno dello sviluppo dello stesso territorio crotonese".

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E' quanto sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che aggiunge: "Si tratta di un provvedimento di particolare importanza che può apportare un positivo ed incisivo contributo al rilancio e alla crescita della realtà crotonese. In questo senso, ho proposto la candidatura della città di Crotone che nel corso degli anni ha subito un doloroso processo di desertificazione industriale, con gravissime conseguenze occupazionali e sociali e sul tessuto produttivo. Da allora, tutti gli strumenti e le agevolazioni messi in campo a seguito della deindustrializzazione non sono stati utili e non sono serviti a creare le condizioni per una rinascita economica e produttiva e per una ripresa della stessa occupazione. Da allora ad oggi - ha aggiunto Flora Sculco - la situazione è notevolmente peggiorata, come segnalano tutti gli indicatori statistici, e questa parte importante del territorio calabrese soffre con maggiore acutezza tutte le dolorose e traumatiche conseguenze di quegli eventi che hanno inferto un durissimo colpo alla stessa struttura economica e occupazionale della intera Calabria".

Prosegue Flora Sculco: "Ho detto in Aula, riscontrando piena adesione, che non si tratta, in alcun modo, di mettere in alternativa ed in competizione, tra di loro, aree e territori in sofferenza, della nostra regione. Ci mancherebbe altro! Noi tutti sappiamo e siamo consapevoli che l'intera Calabria rappresenta, nel suo insieme, una area di crisi e di grave disagio; tuttavia, si tratta di compiere alcune scelte non sulla base di valutazioni meramente politiche e del tutto discrezionali ma strettamente collegate ai dati, alla caratteristiche, alle particolari condizioni nelle quali versano alcune realtà, sia pure nella più generale e diffusa e acuta condizione di crisi della Calabria". Conclude la consigliera regionale: "I parametri e i criteri sono fissati nel decreto citato e, da questi e sulla base di questi, e non su altro, nasce l'indicazione e la proposta di candidare Crotone e il suo territorio al Governo ad area di crisi industriale non complessa. Sulle conclusioni cui è pervenuto il Consiglio e sull'assunzione piena di impegno e responsabilità del presidente Oliverio, non posso che esprimere compiacimento e soddisfazione".