"Al centro del progetto che prende il via in questi giorni a Crotone soprattutto la cura psicologica dei migranti e richiedenti asilo. Specie dei casi più vulnerabili come i minori non accompagnati. Oltre dunque all'assistenza sanitaria, un team di due psicologi lavorerà full time per supportare chi, fuggendo da paesi in guerra, ha subito forti traumi, torture e violenze. Chi ha dovuto abbandonare casa e familiari".
Lo spiega Cesare Fermi, responsabile Immigrazione di Intersos, parla all'Adnkronos del progetto di accoglienza e assistenza psico-socio-sanitaria alla popolazione migrante della Calabria Ionica, sviluppato in collaborazione con l'Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone e finanziato con fondi europei: 660mila euro per un anno e mezzo.
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"Abbiamo messo in campo la nostra esperienza maturata attraverso l'ambulatorio Mesoghios a Crotone che dal 2014 si è occupato di più di 4.000 migranti e richiedenti asilo dando loro assistenza psico-sanitaria gratuita. Con questo progetto abbiamo ottimizzato il lavoro fatto in questi anni", aggiunge Fermi spiegando che al progetto prendono parte realtà locali (Kroton Community, Agorà Kroton, Baobab, Prociv di Isola Capo Rizzuto) insieme al comitato provinciale di Crotone della Croce Rossa Italiana. Una 'rete' territoriale per l'accoglienza, "una buona pratica" come la definisce Fermi, convinto della strategicità del progetto. La rete sarà supportata da un team mobile soprattutto "per il sostegno dei minori". Inoltre collaborerà una equipe di mediatori culturali.