"Aemilia", politico indagato presenta esposto su operato sostituto procuratore

Giovanni Paolo Bernini, ex consigliere di Forza Italia del Comune di Parma, ha presentato un esposto al Csm e alla Procura generale di Roma, chiedendo di verificare la condotta, durante l'inchiesta di 'Ndrangheta 'Aemilia' del sostituto procuratore della Dda di Bologna, Marco Mescolini. Bernini è uscito prosciolto dal processo in rito abbreviato: l'accusa nei suoi confronti è stata derubricata da voto di scambio politico-mafioso a corruzione elettorale, ipotesi di reato dichiarata prescritta. Nell'esposto Bernini ricorda che nei suoi confronti fu chiesto dalla Procura il carcere per concorso esterno e voto di scambio e che la richiesta fu respinta dal Gip, così come l'appello al Riesame.

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Il politico segnala che nell'inchiesta furono indagati solo due esponenti di Fi, lui e Giuseppe Pagliani, finito assolto. Agli atti, prosegue Bernini, ci sono intercettazioni "in cui emergono richieste di favori, denaro, interessamenti e appalti di lavori pubblici, oltre che di appoggi elettorali ed esponenti locali del Pd da parte della cosca di 'Ndrangheta Grande Aracri". Nell'esposto si ricorda inoltre che Mescolini ha svolto, nel 2006, il ruolo di capo ufficio del viceministro Roberto Pinza nel Governo Prodi. Chiede dunque di verificare se, "pur a fronte dei riscontri probatori citati, abbia volontariamente evitato di indagare" su esponenti del Pd, oltre che di valutarne la mancata astensione. (ANSA).