Aumento TARI, il Comune di Corigliano Calabro dà le colpe al Governo

Aumento della TARI del 20% rispetto al 2014. Lo sanno tutti che non dipende dall'Amministrazione Comunale, ma che il rincaro è stato voluto ed imposto dal Governo Renzi; lo stesso governo nazionale sostenuto da quei partiti che a Corigliano addebitano strumentalmente la colpa a Geraci e al suo Esecutivo e che hanno sgovernato Corigliano negli ultimi decenni. – La Giunta è impegnata a trovare ogni soluzione praticabile per venire incontro alle oggettive difficoltà delle famiglie di cui si comprende e condivide il disagio.

L'aumento della TARI per il 2015 riguarda tutti i comuni calabresi, non solo quello di Corigliano. Le proteste e le lamentele dei cittadini di fronte all'aumento sono più che legittime e sono comprese in pieno dall'Amministrazione Comunale che è stata, purtroppo, costretta ad adeguare le tariffe per la legge che impone la copertura del servizio al 100%.

Per cercare di contenere i costi del servizio l'Esecutivo Geraci ha avviato nel 2015 un progetto di raccolta differenziata parziale, limitato a carta e materiale plastico, con il risultato di raggiungere la percentuale del 20% dal 13 in cui si trovava nel 2014.

Si sta per avviare la nuova gara d'appalto – fa sapere l'Amministrazione Comunale - per la raccolta rifiuti, che prevede la raccolta differenziata totale su tutto il territorio a partire dal 2016, con la previsione di aggiungere la percentuale di raccolta differenziata intorno al 50%. Sempre ammesso che la Regione Calabria riesca a risolvere il problema dello smaltimento dell'umido.

L'aumento delle bollette è, anche, il frutto di 20 anni di mancata programmazione regionale sullo smaltimento dei rifiuti, con le discariche piene ed esaurite e la spazzatura che viene portata fuori regione con notevoli aggravi dei costi.

Il tentativo di alcuni partiti del centro sinistra di voler addebitare a questo esecutivo la responsabilità dell'aumento è strumentale e bizzarro.