Precari Asp di Cosenza verso stabilizzazione

Precari Asp, la Regione apre uno spiraglio per la stabilizzazione. Il Decreto del commissario ad acta ha, infatti, individuato tra le priorità la contrattualizzazione a tempo indeterminato di tutto il personale avente i requisiti di cui alla Legge n. 125/2013 da concretizzarsi entro il 2018. Ora, però, è necessario vigilare affinché tale processo avvenga nei modi e nei tempi previsti proprio dal provvedimento commissariale, al fine di garantire una degna tutela per i tanti lavoratori, che rimangono comunque allarmati e preoccupati.

È quanto annuncia il Consigliere regionale Giuseppe Graziano apprendendo che il Governo regionale ha dato risposta alle esigenze dei precari Asp racchiuse in un'interrogazione consiliare che proprio il Segretario questore aveva presentato lo scorso 22 Luglio.

Con grande piacere – dice Graziano - prendo atto che l'interrogazione che ho proposto in Regione per la risoluzione del problema del precariato nel Sistema Sanitario Regionale, ha sortito effetti positivi. Devo però, con rammarico, evidenziare che l'Azienda sanitaria di Cosenza ha posto in essere una procedura per la stabilizzazione probabilmente non conforme al provvedimento commissariale. Infatti – spiega il Consigliere regionale - non è stata effettuata alcuna programmazione ma sono stati predisposti direttamente un Avviso Pubblico, per avvio di procedure di stabilizzazione per il personale avente requisiti di legge (125/2013) utilmente collocato in graduatorie di merito in corso di validità, e due delibere: la n. 1958/2015, che modifica il fabbisogno di personale socio sanitario e ausiliario specializzato, e la numero 1962/2015 per la stabilizzazione di personale di categoria A e B. Ma non solo. La stessa Asp di Cosenza ha proceduto a pubblicare sul Bur Calabria i bandi di concorso per il reclutamento del personale medico, farmacisti e ingegneri ma non risulterebbe essere stata espletata alcuna procedura di mobilità ad evidenza pubblica, come prevede la legge. Pertanto, faccio appello al Commissario Scura, al Commissario Filippelli e al presidente Oliverio affinché pongano immediato rimedio a tutto ciò che di negativo potrebbe verificarsi dalla errata applicazione delle norme, e lavorino per sopire le giuste preoccupazioni di tutti quei precari che ancora oggi – precisa Graziano - nonostante le rassicurazioni riportate nel decreto, rimangono preoccupati per il loro futuro.

Nel Decreto Commissariale n. 110/2015 è indicata la procedura da seguire da parte di tutte le Aziende del Sistema Sanitario Regionale, per regolarizzare tutto il personale precario di cui all'accordo recepito con il suddetto Decreto. Infatti, si invitano gli Uffici Risorse Umane ad effettuare una ricognizione degli aventi diritto e li si invita, in modo stringente, a stilare un programma di stabilizzazione del personale precario, sia in termini quantitativi che qualitativi, relativamente agli anni 2016-2018.

Tenuto conto – aggiunge ancora Graziano - che le "procedure speciali" di stabilizzazione si dovranno concludere entro e non oltre il 2018, le Aziende dovranno rispettare tale scadenza attuando l'accordo senza alcun tentennamento al fine di evitare di far trascorrere del tempo inutilmente, con il rischio di lasciare fuori dalla stabilizzazione il personale qualificato. Questo comporterebbe un danno per tutti i precari che hanno maturato i requisiti ed hanno speso molti anni al servizio della propria Azienda. Ma anche la produzione di un eccessivo contenzioso che sicuramente vedrà le Aziende soccombere provocando ingenti danni economici a cui le stesse dovranno fare fronte. Anche se questa volta – conclude - , affidandomi al buon senso e alle capacità del Commissario Filippelli, mi auguro che non si genererà nessun grave pregiudizio nei confronti dell'intera comunità calabrese.