Cosenza, Ambrogio (Pd): "Occhiuto specula su povera gente"

"Speculare sul bisogno della povera gente é la cosa più becera che si possa attuare da parte di un'amministrazione eppure, a pochi mesi dalla tornata elettorale più importante per la città, il sindaco Occhiuto, a differenza degli altri anni, si ricorda che a Cosenza esiste anche la povera gente quella che vive a reddito zero ma che come gli altri dispone di un bene prezioso, il diritto al voto. Ecco perché ieri ha deciso di prevedere un'elargizione di un contributo pari a 300€ a famiglia ( che poi é solo un anticipo di quello che gli spetta dal fitto casa regionale) ed un buono spesa inferiore a 100€ riservato ai nulla tenenti totali". Lo scrive Marco Ambrogio, Pd.

"Un tempo le fasce di agevolazione peraltro riguardavano ceti più ampi distribuendo più equamente le risorse per il welfare.
Si pensi per esempio a quelle famiglie con reddito ISEE 1000/2000/3000€ magari con ragazze madri o con gravi situazioni di handicap e di grave disagio sociale, quelle non sono considerate da questa amministrazione come meritevoli di attenzione.a
D'altronde é dal suo insediamento che questo sindaco ha usato la macchina amministrativa a suo uso e consumo.
Come Pd non possiamo far finta di nulla specie quando si specula sui disagi altrui.
Il voto deve essere un voto libero scevro da ogni condizionamento esterno.
Ci chiediamo infatti perché solo adesso Occhiuto si ricorda di questi tipi di sussidi dal sapore assolutamente pre elettorale, e con chi ha condiviso i criteri, perché non ha interessato la commissione consiliare, forse perché avrebbe incontrato il parere contrario anche dei suoi consiglieri che ben sanno quanto e quale sia il vero stato di necessità dei cosentini.
Naturalmente tutto ciò é il contenuto di una interrogazione che presenteremo domattina al primo cittadino e che invieremo alla Corte dei Conti Regionale ed agli uffici regionali dell'autorità Anticorruzione per fare in modo che la macchina amministrativa pubblica non venga ancora una volta utilizzata per fini diversi dal bene collettivo".