Cosenza, presentato nel Chiostro di San Domenico il Festival del Giallo e del Noir

Anche se anagraficamente molto giovane (la data di nascita risale al 2012) il Festival del Giallo e del Noir di Cosenza ha assunto nelle sue prime due edizioni, fino alla pausa del 2014, una sua fisionomia ben definita che lo colloca, a pieno titolo, nel panorama dei festival del genere più blasonati, come il Mystfest di Cattolica, che esiste da oltre quarant'anni, o il "Noir in Festival" di Courmayeur che si appresta a celebrare in dicembre il suo venticinquennale.
Per volontà dell'Associazione "Prospettiva Avvenire" che lo ha tenuto a battesimo già dal primo anno e grazie al sostegno della Provincia e del Comune di Cosenza, il Festival del Giallo e del Noir può riprendere ora la sua marcia e celebrare la sua terza edizione.
E l'edizione 2015 è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha fatto registrare la presenza dell'Assessore alla Comunicazione e agli eventi del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, del direttore artistico del Festival Giovanni Guagliardi, del Presidente dell'Associazione "Prospettiva Avvenire" Antonio Lento e di Anna Cipparrone, direttrice del MAM (Museo delle arti e dei mestieri) della Provincia di Cosenza, una delle location del Festival, insieme al Chiostro di San Domenico dove si è tenuto l'incontro con i giornalisti.
La terza edizione del Festival ospiterà, in una intensa due giorni, prevista per venerdì 27 e sabato 28 novembre, alcuni degli scrittori più in vista e più quotati del panorama nazionale della letteratura di genere che dialogheranno con lettori ed appassionati parlando del loro stile, delle loro opere e degli investigatori cui hanno dato vita nei loro romanzi o racconti. Prevista la presenza di Gianni Simoni, Giovanni Negri, Gianluca Arrighi, Roberto Riccardi e Franco Sumberaz nella giornata di venerdì 27 novembre, e di Gianluca Morozzi, Mimmo Gangemi (che gioca in casa essendo calabrese), Vito Bruschini e i rappresentanti della scuola napoletana del giallo Stefano Piedimonte e Antonio Menna, nella giornata di sabato 28 novembre che sarà chiusa da Alda Teodorani.
Oltre agli incontri con l'autore, la manifestazione riserverà inoltre, una mostra a tema, dal titolo "Scatti in giallo", ospitata da oggi fino al 2 dicembre prossimo al Museo delle arti e dei mestieri (MAM) di Corso Telesio. Si tratta di 35 tavole fotografiche ispirate alle tematiche giallo-noir e realizzate per l'occasione da fotografi di riconosciuto valore, in ambito nazionale, come Daniele Luxardo (discendente di una dinastia di fotografi del cinema e della cosiddetta "dolce vita") e Fabio Vittorelli, specialista della fotografia "di strada", accanto ai quali esporranno anche fotografi cosentini e calabresi di particolare talento e interesse.
Il Festival non mancherà di esaltare l'eterno connubio tra il giallo e il cibo, di cui sono emblemi investigatori del calibro di Nero Wolfe, Maigret e, per restare a noi più vicini, il commissario Montalbano, uscito dalla penna di Andrea Camilleri. E a Cosenza, infatti, nei due giorni del Festival, si respirerà anche aria di Vigata, il paese siciliano dove sono ambientate le indagini del Commissario Montalbano. In omaggio ad Andrea Camilleri e al suo celebre eroe saranno, infatti, distribuiti ai presenti "Gli arancini di Montalbano" preparati dagli studenti e dai docenti dell'Istituto Alberghiero "Mancini" di Cosenza. Sempre per restare al legame tra giallo e cibo, domenica 28 novembre, alle ore 10,00, alcuni degli scrittori ospiti della manifestazione si presteranno a fare colazione con i lettori al Bar Due Palme.
A completare il quadro degli appuntamenti del festival, anche la ricostruzione di una "Scena del crimine", in Piazza 11 Settembre, in programma giovedì 26 novembre, alle ore 18,00.
"Non potevamo – ha spiegato in conferenza stampa l'Assessore Rosaria Succurro -non cogliere l'occasione di dare continuità, sia pure dopo un anno di pausa, ad una manifestazione come il Festival del giallo e del noir, forte dei consensi raccolti sin dal suo primo anno di vita. Così Comune e Provincia hanno unito le proprie forze per proseguire nel percorso già tracciato e che candida anche il Festival di Cosenza ad avere piena cittadinanza nel novero delle manifestazioni dedicate alla letteratura di genere che ha influenzato altri ambiti culturali come il teatro, il cinema, la televisione e il fumetto".
Della mostra fotografica "Scatti in giallo" ha parlato in conferenza stampa la direttrice del MAM Anna Cipparrone che ha sottolineato anche l'intenzione del Festival di "creare un rapporto con la città e con le scuole. Per questo si è pensato – ha detto - di invitare le scuole, non solo per far visitare agli studenti la mostra, ma anche per far sì che dalla stessa traggano ispirazione, offrendo loro delle tracce che possano consentirgli una visita dei luoghi più nascosti del centro storico per ideare loro un giallo, il giallo al Museo. L'obiettivo è quello di suscitare nei ragazzi non solo una maggiore conoscenza del centro storico, ma anche la scrittura di alcuni brevi gialli. Al termine della manifestazione verrà scelto quello più interessante e verrà realizzato un e-book che sarà pubblicato sul sito del Museo e su quello del Festival".
Antonio Lento, Presidente dell'Associazione "Prospettiva Avvenire" ha ricordato l'importanza del Festival. "Questo Festival – ha detto - era uno degli eventi che non bisognava perdere. Abbiamo trovato grande sensibilità nella Provincia e nel Comune. E' importante promuovere il nostro territorio e per il futuro abbiamo intenzione anche di dar vita ad una vera e propria scuola di formazione".
Nel dettaglio del programma è entrato il direttore artistico Giovanni Guagliardi. "E' vero che è il Festival de giallo di Cosenza è giovane – ha detto Guagliardi - ma era un festival ben fatto e che aveva riscosso un ottimo successo. Per questo non abbiamo pensato a duplicati, ma di riprendere qualcosa che aveva già avuto un largo gradimento di pubblico. I fatti di Parigi non erano successi e sinceramente, subito dopo, è stato estremamente complicato e difficile proseguire nella definizione della manifestazione e portarla a realizzazione. Però la motivazione che sta alla base del Festival a maggior ragione viene oggi rafforzata, perché quello che noi vogliamo offrire alla città è un momento di evasione che intriga e seduce. Cosa c'è di meglio che fuggire dalla realtà immedesimandosi in storie avvincenti e in personaggi affascinanti se non un bel mistero che almeno nei libri si risolve logicamente?
Un mistero non è altro che un caos che racchiude al suo interno l'ordine, quell'ordine che servirebbe proprio tanto in tempi così confusi nei quali stiamo vivendo".
Guagliardi non nasconde le sue ambizioni, "Speriamo che il Festival possa diventare in futuro un attrattore turistico. In fondo i lettori di libri sono dei viaggiatori per definizione, dei viaggiatori pazienti che solitamente non hanno bisogno di spostarsi dalla loro poltrona per fare dei viaggi fantastici, ma che per i libri sono disposti a viaggiare, specialmente se al loro arrivo li attendono scrittori simpatici e interessanti e luoghi ricchi di fascino come il Mam o il Chiostro di San Domenico".