Prospettive per le aree interne dalla "Green Communities" del Pollino

Nello scenario del teatro del Protoconvento francescano a Castrovillari si è svolto ieri il workshop su "Intervento di efficientamento realizzati e prospettiva per le aree interne", che partendo dal progetto "Green Communities" ha gettato le basi per nuove possibilità di sviluppo delle aree interne nell'ottica della sostenibilità ambientale e del corretto uso del territorio.

I lavori dell'incontro si sono svolti, dopo un breve saluto del Sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito, con la relazione del Dott. Luca Lo Bianco di UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) che ha tracciato un escursus del Progetto Green Communities che è nato nel 2010 da una collaborazione tra il MATTM (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l'Energia) e l'UNCEM, nell'ambito del Programma Operativo Interregionale 2007-20013 (POI) finanziato da fondi comunitari e nazionali.

Il Progetto ha offerto un contributo al raggiungimento degli obiettivi comunitari stabiliti nel pacchetto "clima-energia" favorendo, nelle aree naturali protette: la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici, campagne di sensibilizzazione e informazione rivolta ai cittadini e alle scuole.

Tre i territori interessati per un unico progetto di sviluppo sostenibile: il Titerno e l'Alto Tammaro, il Cilento e il Pollino.

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Diversi gli aspetti sociali e scientifici affrontati nel progetto: da quelli più legati all'antropologia dei luoghi a quelli sulle risorse forestali, dal risparmio energetico alla produzione di energia da fonte solare, dalla produzione agricola ai sistemi virtuosi per l'utilizzo di biomasse solide o liquide.

E' stato attivato e consolidato un contatto tra le risorse e le istanze locali e le migliori conoscenze e pratiche tecnologiche che si stanno affermando nel Paese attorno ai temi della sostenibilità, cercando di cogliere l'occasione della rivoluzione energetica necessaria per fare attecchire nuove opportunità imprenditoriali e nuove traiettorie di mobilitazione delle risorse locali. Un'occasione importante per ripensare le strategie di sviluppo di territori montani e rurali che di questi beni sono in considerevole misura depositari e custodi.

Tra le diverse traiettorie di studio sicuramente una delle più interessanti è stata quella relativa all'"Efficientamento energetico degli edifici pubblici", dove si sono individuate, partendo da una serie di edifici campione (in relazione alla tipicità, l'importanza socio-economica, l'utilizzo, le caratteristiche costruttive, la vetustà,...), una serie di azioni che fossero quanto più possibile sostenibili economicamente e ambientalmente. Ciò ha portato alla redazione di quaranta studi di fattibilità, di cui dieci per l'area del Pollino, che, a luglio 2014 sono stati finanziati dal Ministero dell'Ambiente e sono in corso di realizzazione.

La parola è quindi passata all'Ing. Salvatore Leto, responsabile tecnico del progetto, che ha illustrato l'approccio scientifico adottato e la metodologia organica utilizzata distintamente in ogni singolo progetto e globalmente in tutti i dieci interventi avviati.

Ha quindi esaminato i diversi interventi in fase di realizzazione: Palazzo Calvosa e la Scuola "De Nicola" a Castrovillari, il Municipio a Civita e a San Sosti, la scuola media a San Basile, il Municipio e la Scuola materna a Mormanno, il Municipio e l'Auditorium a Morano Calabro, il rifugio a Saracena in località Novacco.

Per ciascuno sono state evidenziate le tecniche innovative adottate che vanno dall'impianto fotovoltaico ad isola per il rifugio di Novacco all'impianto di climatizzazione a pompa di calore con recuperatori alla Scuola di Castrovillari, dagli impianti idronici a pavimento ai sistemi di accumulo con solare termico, il tutto realizzato con sistemi di controllo per il controllo dei limiti di CO2 presenti nei diversi ambienti.

L'unicità del progetto "Green Communities" ha riguardato però anche altri due aspetti fondamentali: il monitoraggio e la diffusione dei risultati.

Il monitoraggio dei consumi, a seguito degli interventi previsti, permetterà sia localmente (tramite un PC dedicato nella struttura efficientata) sia in remoto (tramite terminali collegati via internet o anche uno smartphone) di controllare i consumi di energia, di calore, di acqua, e verificare gli obiettivi previsti in progetto.

L'intervento tecnico è stato concluso con l'indicazione degli interventi di comunicazione effettuati, nelle diverse scuole del comprensorio, tramite formazione presso gli istituti tecnici, con dibattiti alla presenza di liberi professionisti, società del settore e cittadini, in modo ed innescare meccanismi virtuosi orientati all'efficientamento energetico e al risparmio energetico.

Intervento di alto valore quello del Dott. Elio Manti, Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, che ha fornito una serie di indicazioni sulle possibilità di sviluppo delle aree interne che riguardano oltre le tematiche di cui gli interventi realizzati, l'utilizzo delle biomasse di cui il patrimonio del Pollino e ricco. Una testimonianza di una regione vicina che negli ultimi anni è cresciuta moltissimo in termini economici ed ambientali uscendo da quelle dell'Obiettivo Convergenza. Un cenno anche al Programma Operativo Regionale della Basilicata che se trova punti di sinergia con quello della Calabria può innescare un processo virtuoso con effetti moltiplicatori interessanti.

Tutto politico invece l'intervento dell'On. Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, primo promotore del progetto "Green Communities" nel territorio, in qualità, tra l'altro, di Presidente del GAL. Dopo aver incassato un applauso dalla platea per l'importante riconoscimento che il Parco ha ottenuto essendo rientrato nel Programma Prioritario dell'UNESCO, la relazione è proseguita evidenziando le notevoli potenzialità che la nuova programmazione comunitaria e la legislazione nazionale può offrire in termini di opportunità lavorative in numerosi settori legati ai servizi e alla produzione energetica e agroalimentare.

Sono intervenuti numerosi Sindaci del comprensorio, tra cui il Sindaco di Morano Calabro Nicolò De Bartolo, che ha evidenziato l'importanza che il Progetto Green Communities ha determinato nella sua comunità, offrendo spunti di riflessione sulle potenzialità che tali interventi possono dare in termini di risparmio economico e tutela dell'ambiente.

I lavori sono stati conclusi dall'On. Enrico Borghi, Presidente dell'UNCEM, capogruppo Pd in commissione Ambiente a Montecitorio e relatore delle "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali - collegato alla legge di stabilità", tale norma può considerarsi una "Strategia Nazionale Green Communities", in cui si individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispone, e apre un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy, un piano di sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista energetico, ma anche ambientale ed economico in diversi campi (gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche, produzione d ienergia da fonti rinnovabili, locali, sviluppo di un turismo sostenibile, costruzione e gestione "sostenibile" del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna, efficienza energetica e integrazione "intelligente" degli impianti e delle reti, sviluppo sostenibile delle attività produttive e integrazione dei servizi di mobilità).

E' prevista l'istituzione del "Fondo Italiano Investimenti Green Communities" ideato a vantaggio delle PMI per investimenti nel campo della green economy, con particolare riferimento a quelli che interessano i territori montani e rurali italiani, comprendendo anche il sostegno ad aggregazioni di imprese e orientato a favorire una più ampia presenza sui mercati esteri. Quindi importanti prospettive per le aree montane e per il Pollino in particolare che con la realizzazione del "Progetto Green Communities" ha già collaudato una progettualità intercomunale fortamente partecipata. All'evento hanno partecipato numerosi amministratori locali, tecnici oltre che cittadini del comprensorio.