Ospedale di Trebisacce, il deputato Barbanti (Al): “Dopo dichiarazioni sconcertanti di Scura pronta una nostra interrogazione “

"In Calabria, come in tutte le Regioni italiane, si deve garantire il diritto alla salute ai propri cittadini, indipendentemente dal numero e dal luogo dove sono residenti. Le infelici considerazioni del Comm. Scura: 'Siete quattro gatti, potete curarvi a Policoro in 20 minuti, a Taranto in un'ora e a Bari in un'ora e mezza, voi non avete bisogno di un ospedal' , oltre che inopportune, sono intrise di semplici e sommarie valutazioni politiche che non spettano e non competono all'ufficio del Commissario, chiamato ad applicare la legge, garantire i LEA e soprattutto le emergenze-urgenze nelle zone disagiate, così come prevede anche il Patto per la Salute 2014/2015, oltre che ripianare il debito che proprio per colpa alla mobilità passiva ci costa 300 milioni di euro l'anno (ovvero € 150 per ogni calabrese)". Così il deputato eletto in Calabria di Alternativa Libera Sebastiano Barbanti che aggiunge: "Le dichiarazioni riportate circa il numero esiguo di abitanti di un'area importante della Calabria, peraltro attraversata da primarie e pericolose vie di comunicazione, sono offensive e denotano limiti culturali e gestionali, così come l'inopportuno invito a ricoverarsi a Policoro, anziché attivare e potenziare i Presidi Ospedalieri Calabresi che sanno di provocazione e di insulto oltre che incentivare quella migrazione sanitaria - e la conseguente distrazione di fondi verso altre regioni – che proprio il suo ufficio era stato chiamato ad arginare. I 60.000 cittadini dell'Alto Jonio Cosentino-Sibaritide, hanno gli stessi diritti goduti dagli abitanti di altre città e di altri comprensori sancito, come già ricordato, dall'art. 32 Cost. che Scura dovrebbe conoscere ed attuare. Naturalmente – "avverte" Barbanti – inviterò i colleghi della Camera (calabresi e non) a sottoscrivere un' interrogazione che abbiamo preparato grazie alla collaborazione della Consulta dei giovani di Trebisacce , attivissimi sul territorio, con la convinzione che sui problemi che riguardano il diritto alla Salute si possa trovare una convergenza di intenti a tutela di tutti i cittadini indipendentemente dal numero o dal luogo in cui vivono".