Cosenza, Comune esternalizza asili nido

cosenza municipioIl Comune di Cosenza ha esternalizzato il servizio degli asili nido comunali, affidati con un bando di gara alla cooperativa Orsa. "Abbiamo notato che le famiglie nella scelta degli asili nido stanno passando da una valutazione prima dettata dal profilo economico all'attenzione ai contenuti" afferma all'Adnkronos Geppino De Rose, ex assessore e ora stretto collaboratore del sindaco Mario Occhiuto. "I tre asili nido comunali ospitano 160 bambini, tutti a tempo pieno, e alle famiglie viene chiesto un contributo variabile in base alle fasce di reddito. Prima il servizio era gestito direttamente dal Comune ma con i problemi legati al patto di stabilità abbiamo deciso di esternalizzarlo. Molte educatrici sono andate in pensione e per le altre, una trentina, abbiamo richiesto nello stesso bando che venissero salvaguardati i livelli occupazionali – spiega De Rose – tuttavia si sta pensando a un bando pluriennale".

Il rapporto tra coop e Comune rimane comunque stretto perché "la legge regionale 15 del 2013 sugli asili nido prevede che l'accreditamento dei privati passi sempre attraverso i comuni. L'elemento positivo del dialogo tra pubblico e privato – aggiunge l'ex assessore – è la formazione continua, a cui anche le educatrici con più esperienza sono sottoposte, l'aggiornamento comporta una maggiore attenzione verso lo sviluppo delle abilità. Oserei dire che abbiamo un orientamento quasi montessoriano, mi piace ricordare che negli asili nido si fanno anche piccoli corsi di inglese".

A proposito della questione integrazione De Rose sottolinea che "sul nostro territorio è forte la presenza di famiglie di etnia rom e ci sono da considerare anche i flussi migratori. Molti bambini che hanno fatto richiesta di iscrizione sono di origine algerina o marocchina, la presenza islamica è molto sentita. I bambini giocano, loro non si pongono problemi. Invece bisognerebbe lavorare su una certa borghesia che ancora resiste all'idea che si possa fare una buona educazione negli asili nido e in un contesto multiculturale. Noi crediamo che si possa fare. Certo, c'è ancora da migliorare, ma se dovessi fare un bilancio dell'esperienza degli ultimi due anni direi che possiamo essere già abbastanza soddisfatti".