Acqua pubblica, il caso Saracena approda al nord

L'acqua pubblica non è una chimera, ma un progetto attuabile e conveniente. Una gestione interamente pubblica del ciclo integrato delle acque garantisce una tariffa irrisoria, prevedendo soltanto costi reali di gestione. Si evitano, inoltre, come spesso accade e purtroppo nella maggior parte dei comuni calabresi, l'indebitamento del partner pubblico e le speculazioni del soggetto privato coinvolto. Nessun utile per il comune, né costi finanziari aggiuntivi. Il risparmio, per il cittadino, è comprovato dall'esempio virtuoso di Saracena.

Dopo le numerose tappe in Calabria (oltre 50 in oltre un anno), invitato da colleghi in tutte e cinque le province calabresi, continua senza soste e adesso fuori regione il tour di protesta e proposta di Mario Albino Gagliardi sulla promozione della differenziata e del ciclo integrato dell'acqua, bene comune fondamentale.

Dalla Sicilia al Piemonte passando per la Lombardia per poi approdare in Campania: sono, queste, le prossime fermate di sensibilizzazione e confronto su differenziata ed acqua pubblica.

La prima tappa sarà a Sant'Alessio Siculo (Me) venerdì 11 Settembre in occasione della XVI Assemblea Nazionale ANPCI (Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani) dal titolo "Autonomia e democrazia: dignità istituzionale per i sindaci in trincea".

Giovedì 17 Gagliardi sarà invece a Varese e venerdì 18, si sposterà in Piemonte, a Vercelli. e domenica 20 il Sindaco del Paese del Moscato Passito sarà a Napoli insieme al collega Luigi De Magistris.

L'obiettivo di Gagliardi, così come ribadito nella recente lettera aperta al Presidente del Consiglio Renzi ed a quello della Regione Calabria Oliverio, resta quello di far capire l'utilità pubblica di esportare, su scala certamente regionale ma anche nazionale, l'esperienza originale e replicabile avviata da anni a Saracena; comune dove l'acqua è veramente pubblica (unico e primo caso in Italia), nel rispetto dei principi e degli obiettivi del referendum del 2011 e che, paradossalmente, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), vorrebbe addirittura penalizzare, contestando nientemeno che tariffe idriche troppo basse!

I cittadini della nostra comunità – ha scritto Gagliardi al Premier – corrispondono una tariffa che non prevede utili per il comune, né costi finanziari aggiuntivi alle sole quote di ammortamento di eventuali mutui che l'ente contrae con il sistema bancario. Ecco perché le tariffe applicate a Saracena sono ritenute scandalose dall'AEEGSI: prevedono solo costi reali di gestione. – Può essere mortificata – si chiede – l'esperienza virtuosa di una piccola comunità che ha ottemperato in tempi non sospetti ai principi ispiratori della legge quadro in materia? È mai possibile che coloro i quali hanno dissipato ingenti risorse finanziarie negli anni trascorsi, sin dall'epoca in cui è stata approvata la legge Galli fino ad oggi, non siamo mai stai chiamati a rendere conto della montagna di debiti che hanno prodotto con le loro gestioni inefficienti e clientelari? Particolari responsabilità – continua Gagliardi – vanno addebitate agli amministratori regionali della Calabria, che a differenza di altri territori, pur essendo ricca della risorsa idrica, spesso e volentieri lasciano i cittadini senz'acqua!