15enne stuprata a Roma, Marziale: "Ripugnanza verso reato e inconsistenza leggi"

"Ripugnanza, stigma, ma anche riflessione sulla violenza sessuale subita da una quindicenne barese a Roma, ad opera di un 31enne cosentino. Non è facile digerire un simile reato, tanto più perché compiuto in una zona frequentatissima della capitale, indice che il senso dell'inconsistenza delle nostre leggi rafforza in questi delinquenti la consapevolezza di farla franca": è quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori."Il lavoro solerte ed efficace delle forze di polizia – incalza Marziale – rischia adesso di essere vanificato da una legislazione mirante più giustificare piuttosto che ad inasprire, infatti avendo la ragazza più di 14 anni chi andrà a difendere il violentatore punterà anche su questo per evitare il capo di accusa di pedofilia".

Per il sociologo infine: "È inaccettabile che l'Italia sia fanalino di coda in termini di consenso sessuale, fissato a 14 anni. È vergognoso e in ogni caso a 15 anni si è poco più che bambine. Spero solo che laddove non arriva la legge arrivi l'indignazione della gente".