Il Sottosegretario Gozi a Cosenza: "Governo vicino". E rilancia l'azione dell'esecutivo

gozisandroIl Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Sandro Gozi è stato impegnato oggi nella visita istituzionale alla città di Cosenza.

Una visita particolarmente interessante, nella quale l'esponente del Pd ha voluto sottolineare la vicinanza del Governo alla città bruzia e durante la quale ha offerto ai presenti diversi spunti in merito alle vicende di politica nazionale che stanno interessando l'opinione pubblica.

Soprattutto in tempi elettorali.

E proprio con elezioni e con candidati ha iniziato la sua riflessione.

"La vicenda degli impresentabili non mi appassiona. Di impresentabili nelle liste del Pd non c'è ne sono (il riferimento è al caso De Luca), abbiamo applicato il nostro codice etico e in alcuni casi un semplice avviso di garanzia è stato valutato come buon motivo per una non candidatura. Un Paese - ha aggiunto - che confonde incandidabili e impresentabili dimostra quanto ancora si deve lavorare per ridare credibilità alle istituzioni e alla politica e per evitare che ogni volta ci siano questioni che distraggono i cittadini dai veri problemi".

De Luca candidabile dunque "sperando che sia vittorioso perché la Campania ha un forte bisogno di cambiamento. Ed io che mi occupo di questioni europee - ha aggiunto - se devo vedere i disastri del presidente Caldoro, a partire dal tema delle discariche e di quanto ancora la Campania deve fare per mettersi in regola con i parametri di civiltà ambientali europei, credo ci sia un forte bisogno di cambiamento".

Un passaggio, dovuto, quello sul bonus Poletti: "Questo governo, rispetto ai precedenti, che non hanno fatto altro che tagliare, in un periodo di difficoltà sta dando un seguito alla luce di due esigenze, che sono il rispetto della sentenza ma anche cominciare a fare giustizia sociale dando il bonus soprattutto alle pensioni più basse. Purtroppo bisogna aspettare agosto per i rimborsi - ha aggiunto - è una questione contabile finanziaria".

"Siamo convinti che la proposta della Commissione europea - afferma infine - che riprende tutte le richieste del governo italiano, è un grande passo in avanti per il nostro Paese, ma soprattutto per le regioni del Sud. Vogliamo rafforzare il sistema dell'accoglienza e di identificazione - ha aggiunto - ma questo vogliamo vada di pari passo con una sorveglianza europea del Mediterraneo e ad una ripartizione dell'onere, perché è assolutamente ingiusto che il 70 per cento dei rifugiati di tutta l'Europa siano solo in Italia, Germania, Svezia e Francia. Ed è anche ingiusto che le regioni del Sud, che hanno già molti problemi, siano aggravate da questo che è un problema di un continente. Ora siamo impegnati affinché ci sia una grande maggioranza di governi a sostegno di questa proposta".