Rossano (Cs), Forza Italia Giovani ricorda Giovanni Falcone

"E' diventato, oramai, un appuntamento fisso per il quale, annualmente, il 23 Maggio ci accingiamo nel serbar memoria a uno degli uomini che più di tutti ha condotto una serrata battaglia contro la mafia. Sono trascorsi ventitre anni dalla strage di Capaci che ha visto la dipartita del più celebre e illustre magistrato della storia d'Italia. Giovanni Falcone, emblema della giustizia ed esempio di grande uomo e difensore dello Stato, credeva molto nelle istituzioni e, soprattutto, nell' autorità giudiziaria. Tutti noi, dal primo fino all'ultimo degli iscritti, rendiamo onore alla sua opera e, precipuamente, al fatto di aver combattuto, il cancro della piaga mafiosa, in nome della libertà e della giustizia". Forza Italia Giovani Rossano, considera Giovanni Falcone uomo simbolo della lotta alla mafia, quella mafia intesa come sistema di potere, prototipo di mentalità e rete d'appoggi, anche politici, tesi a soddisfare interessi particolareggiati.

"Grazie al lavoro incessante di uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri magistrati, l'Italia ha conseguito una serie di progressi e di vittorie contro le organizzazioni mafiose. In loro vi era la seria intenzione di contrastare la criminalità organizzata al fine di rendere migliore il proprio territorio,la propria Città, la propria Regione, ergo, la loro Patria. Hanno compiuto,fino in fondo, il proprio dovere servendo lo Stato con coraggio ed onestà, degni di imitazione pagando, il tutto, con un prezzo più alto: la propria vita. Occorre, altresì, sostenere come nel rapporto tra istituzioni politiche e organizzazioni mafiose ci sia, tutt'ora, un fenomeno di contiguità o di differenze impercettibili dove, questi eroici magistrati, hanno svolto un lavoro teso a mostrare, come del resto si evince dalla trattativa stato-mafia, la debolezza delle istituzioni dovute alla carenza di mezzi o alle volte di mera volontà. Il forte senso di appartenenza allo Stato e alle istituzioni ha fatto si che, tali valorosi uomini, subissero prima le minacce, poi lo screditamento ed infine l'assassinio, sulla scorta del fatto che mafia ed istituzioni non riuscivano ad ottenerne il silenzio e neanche a fermarne il lavoro.
C'è ancora molta strada da fare, ma siamo convinti che quanto più le istituzioni sapranno rispondere in maniera immediata, compatta ed efficace alla criminalità organizzata, tanto più lo Stato sosterrà sistemi di contrasto culturale alla mentalità mafiosa estirpandola in ogni circostanza. Vogliamo, in conclusione, serbar memoria a un grande uomo di Stato postando una celebre frase che anni fa proferì e che ancora oggi, cristallina, riecheggia nella memoria dei più: "...La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni..."".