Manifestazioni contro riforma della scuola, soddisfatto rappresentante istituto "B. Telesio" di Cosenza

"Non posso che esprimere, da organizzatore del corteo odierno, soddisfazione per la grande riuscita della manifestazione contro la Riforma della Scuola del Governo Renzi". Lo scrive Mario Russo, Rappresentante d'Istituto del Liceo Classico "B. Telesio" di Cosenza - organizzatore del corteo del 5 Maggio.

"Tutti insieme, studenti, docenti, dirigenti, genitori e personale ATA, abbiamo urlato il nostro dissenso alla volonta di un governo di non eletti di smantellare la Scuola Pubblica, per consegnarla nelle mani di entourage di piccoli baroni e privati.
Abbiamo consengato le strade della nostra citta a tutti, non togliendo a nessuno la possibilita di dire la propria, ma facendo lottare anche chi non si riconosce nelle realta che fino ad ora hanno detenuto l'esclusiva delle nostre piazze, a dispetto di chi, con minacce e insulti, non lo avrebbe voluto.
Il corteo odierno, fatta eccezione per una minoranza composta dagli autonomi e dai comunisti, ha detto no, senza alcuna strumentalizzazione politica, alla Buona Scuola Renziana, in modo compatto e senza ricriminazioni di alcuna sigla.
Oggi, ricevuto in delegazione in Prefettura, insieme ai rappresentanti delle sigle sindacali, ho cercato di far
valere le nostre ragioni, esponendo tutte le criticità di questa riforma: no ai presidi baroni, all'ingresso dei privati nei bilanci scolastici, alla competizione finanziaria tra istituti e ad una scuola formatrice di lavoratori, anziche cittadini, per dare la giusta attenzione a temi come la dispersione scolastica, il diritto allo studio, i programmi ministerali, l'introduzione di criteri meritocratici nella selezione della classe docente e la ridistribuzione equa dei fondi per l'edilizia scolastica.
Ovviamente abbiamo anche condannato la somministrazione delle Prove Invalsi, che invitiamo a boicottare per dare un segnale forte di cambiamento a questo Governo sordo alle nostre richieste.
Questa nostra lotta non finisce oggi, continueremo a popolare le nostre piazze perche, non ce ne voglia Matteo Renzi, questa è la volta buona per noi difensori della scuola pubblica Italiana di invertire la rotta".