Amantea (Cs), Lo Papa e Scarcello (Fisascat): “Sempre più lontana la ripresa dell’attività lavorativa per 13 ex dipendenti della Despar”

"Ci sarebbe piaciuto domani poter festeggiare la riapertura del punto vendita a marchio Despar di Amantea ma ci vediamo costretti, nostro malgrado, a riportare all'attenzione dei cittadini e delle istituzioni la problematica dei 13 ex lavoratori della Despar che dopo 18 anni di onorata e comprovata carriera ad oggi vedono sempre più lontana la ripresa della loro attività lavorativa". Lo affermano il Segretario Generale Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa e il Segretario provinciale di Cosenza Fisascat Cisl, Angelo Scarcello sulla situazione ex dipendenti Despar del punto vendita di Amantea (Cs). "A giugno 2014 – raccontano – a seguito di una riorganizzazione aziendale Despar calabrese alcuni rami d'azienda sono stati ceduti a Maiora srl, mentre il punto vendita di Amantea non rientrò nella trattativa per via delle condizioni in cui versava. Il punto vendita infatti già da anni versava in uno stato di abbandono e solo grazie alla professionalità e ai sacrifici dei dipendenti riusciva ad andare avanti. Dopo diversi incontri con la proprietà nei quali ci venivano date rassicurazioni su una riapertura del punto vendita di Amantea con il riassorbimento di tutti i dipendenti licenziati a fine dicembre 2014, tanto che si richiedeva in quegli incontri la disponibilità del personale a voler aiutare durante i lavori di ristrutturazione dei locali. Ad oggi constatiamo invece la riapertura del punto vendita ma non il riassorbimento dei dipendenti che da oltre 18 anni con abnegazione senso di responsabilità ed innumerevoli sacrifici in termini economici e personali avevano negli anni creato affiliazione con i clienti e gestito il punto vendita tra le tante difficoltà. La scelta scellerata di non voler nemmeno procedere a colloqui, se non per due persone, ci sembra alquanto azzardato considerato anche che ad oggi i lavoratori vantano crediti con il gruppo Despar decisamente elevati oltre al TFR e le spettanze di fine rapporto ci sono anche mensilità arretrate. Erano state avanzate all'azienda anche proposte collettive da parte dei dipendenti per rilevare il punto vendita costituendo una cooperativa di lavoratori ma questa proposta è stata rigettata dalla proprietà. L'azienda ha infatti optato per la concessione in gestione del punto vendita con un organico del tutto nuovo ed in buonissima parte con personale non di Amantea. Insomma tutto è rimasto uguale insegna, dirigenti e quadri ma non il personale. Chiediamo pertanto al Prefetto e all'amministrazione comunale di Amantea di intercedere nei confronti dell'azienda per il rispetto dei diritti dei lavoratori. Contestiamo e denunciamo questo modo di operare da parte di imprenditori calabresi che – concludono i due – grazie a questi lavoratori alla loro professionalità e al loro spirito di sacrificio hanno fatto diventare grande il loro marchio commerciale".