Amantea (Cs), l’assessore Cannata ha partecipato ai rilevamenti compiuti dagli studenti delle scuole superiori per verificare lo stato di salute del Tirreno

Prosegue il progetto di educazione ambientale che vede impegnati gli studenti del polo scolastico di località Sant'Antonio. Un'iniziativa che si è realizzata grazie non solo al supporto della scuola, ma anche dell'amministrazione comunale di Amantea, dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, dell'Università della Calabria e della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina. Gli studenti che hanno aderito a questa splendida esperienza, guidati dal docente Rocco Alecce, sono salpati a bordo dei mezzi della Guardia Costiera per controllare in prima persona lo stato di salute del Tirreno, nel tratto antistante il comune di Amantea, tra il porto turistico ed il torrente Catocastro.

Il comandante Antonio Lo Giudice della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, nell'accogliere i ragazzi ha spiegato loro l'importanza del mare per una regione, come la Calabria, che vive con esso e per esso. Anche il preside dell'istituto Francesco Calabria ha posto l'accento sulla necessità di salvaguardare il Tirreno, ampliando nel tempo "il progetto posto in essere dalla scuola, dando così vita ad una stazione permanente di monitoraggio".

"Anche a nome del sindaco Monica Sabatino – ha rimarcato l'assessore Gianluca Cannata che detiene anche la delega al porto turistico – non posso che mostrare soddisfazione per il lavoro svolto dall'istituto scolastico e dai ragazzi. L'attenzione dell'esecutivo verso il porto turistico è massima. Si tratta di un'infrastruttura che deve incidere in maniera ancora più radicale nello sviluppo economico e sociale del territorio".

Al campionamento hanno partecipato anche gli uomini e i mezzi del gruppo comunale di Protezione civile e della Polizia Municipale. L'indagine condotta dagli allievi è stata incentrata sul rilevamento delle temperature dell'acqua e sul prelievo dei campioni sia nelle zone più prossime alla foce dei fiumi, sia in acque più profonde. L'obiettivo, secondo quanto affermato dai tecnici dell'Arpacal, è creare una mappatura che consenta di definire un quadro che sia il più ampio possibile. Gli stessi studenti utilizzeranno i laboratori della scuola per effettuare le analisi offrendo un punto di vista alternativo, ma complementare, al lavoro svolto fino a questo momento dall'Arpacal.

Prima dell'avvio dei campionamenti i ragazzi, di concerto con le autorità militari, hanno deposto una corona di fiori in mare per ricordare gli esuli deceduti al largo delle coste africane. Un gesto simbolico, ma estremamente toccante.