Rende (Cs), si è concluso l’ultimo workshop di “Fare Rende”

"Credo sia chiaro a tutti quanto il fare rete renda, come il Fare R(r)ende faccia rete": nel gioco di parole il bilancio dell'assessora Pasqua a margine dell'ultimo workshop svoltosi lo scorso venerdì al museo Civico di Rende. Da dicembre, infatti, il lungo percorso intrapreso per rivitalizzare il centro storico ha sortito gli effetti sperati: "A maggio -ha annunciato l'avvocata- porteremo qui, in via sperimentale, le sedute di laurea magistrale in turismo: un primo importante passo che in tempi immediati porterà sicuramente grande giovamento al borgo antico". Grazie al rapporto intessuto con l'Unical, elemento tra i fili conduttori dei workshop, molte altre iniziative prenderanno forma nei prossimi mesi: si parla di realizzare laboratori di filosofia del linguaggio, di fotografia, di arte, di cinema.

Ed è proprio sul cinema che si punterà grazie alla prossima produzione cinematografica che farà del centro storico il proprio set di riprese.

"Si è voluto puntare -ha proseguito la Pasqua- sulla cultura come motore di innovazione nella sfera economica, sociale ed educativa, luogo dove condividere idee, pensieri e azioni di sviluppo. Il processo di rigenerazione urbana, infatti, parte in prima istanza dalla sua salvaguardia come dal rilancio economico, turistico e sociale.".

Giovanni D'Orio, esperto in progettazione comunitaria, ha posto l'accento sui programmi europei Horyzon e Cultura portando l'esempio del borgo di Spello e dei paesi Baschi per proporre modelli di ricettività diffusa ed esempi di economia condivisa che: "Devono integrare, necessariamente, il pubblico col privato".

Se l'architetto Gabrio Celani ha lanciato l'idea di realizzare a breve il museo del paesaggio, Erminia D'Alessandro, esperta in pianificazione territoriale, è intervenuta su città smart e progettazione urbanistica partecipata: "La sostenibilità -ha affermato l'ingegnere- non deve essere solo risoluzione ambientale, ma anche sociale".

L'assessore Toscano ha preannunciato la prossima istituzionalizzazione del borgo museale: "I musei Bilotti, Civico, Maon e della ceramica, insieme al museo del presente, diventeranno a breve realtà museale attiva e creativa.", ha lanciato Toscano.

Anche l'assessore Vincenzo Pezzi ha posto l'accento su una progettazione partecipata che sia capace di intercettare fondi europei: "L'innovazione sociale -ha detto- si fa tenendo conto anche delle risorse territoriali".

Giovanni Gagliardi che, dall'esperienza di vinocalabrese.it e di Saracinema ha acquisito esperienza in campo di marketing territoriale, ha proposto eventi di grande connotazione popolare lanciando l'idea della birra artigianale che va diffondendosi sul nostro territorio come realtà consolidata. Se condizione necessaria alla rivitalizzazione del centro storico appare secondo il docente Unical Marcello Walter Bruno quella di portare alla luce il pregresso storico di Rende, altrettanto necessario è: "Non fissarsi sul passato perché riattivarlo serve oggi. Non bisogna, altresì, fissarsi sul futuro per non ripristinare idee progettuali di vecchio tipo perché i dati vanno aggiornati continuamente. Non bisogna, infine, fissarsi sul presente perché ciò che attualmente funziona non vuol dire che funzioni anche domani. Solo così si può pensare di realizzare qualcosa di strutturale e meno episodico". "La qualità dei contributi -ha chiosato l'assessora- dei relatori in questi mesi è indubbia e con loro continueremo a lavorare per una progettazione a medio e lungo termine: il percorso di Fare Rende non si esaurisce stasera, ma è da stasera che comincia. Il dialogo tra cittadini ed istituzioni messo in moto da questo movimento sarà molto più di questo: diverrà modello di progettazione partecipata da esportare altrove".