Cosenza, da Rifondazione Comunista solidarietà a sindacalista Usb licenziato

"Il licenziamento di Rosario Rummolo, dirigente sindacale dell'Usb e Rsa della Ferloc, invera le fosche previsioni sugli effetti delle trasformazioni del mondo del lavoro prodotte dal complesso di riforme degli ultimi anni. La modernità in salsa neoliberista del mercato del lavoro ( più precarietà e flessibilità) nasconde un brusco ritorno al passato, a quando il luogo di lavoro era il luogo del libero arbitrio del padrone, capace di imporre unilateralmente qualsiasi tipo di decisione in spregio della dignità dei lavoratori. Rosario Rummolo si è reso colpevole di un atto inaccettabile per l'azienda, osando chiedere spiegazioni e chiarimenti sulla propria busta paga. Una semplice delucidazione sulla quantificazione di alcune indennità diventa un'imperdonabile lesa maestà per l'azienda che prova, nuovamente, a licenziare il lavoratore come già aveva tentato di fare nel 2013. Grazie all'abolizione dell'obbligo di reintegro in caso di ingiusto licenziamento, oggi le pratiche antisindacali vengono tacitamente autorizzate consentendo la ricattabilità totale dei lavoratori. Per cui, grazie a Renzi e al Partito Democratico, i cattivi imprenditori possono godere di svariati mezzi per sfruttare impunemente i propri dipendenti. Massima solidarietà a Rosario e all'Usb tutta per questo grave atto che ci indica la necessità di ricostruire, a partire soprattutto dalla Calabria, un fronte politico e sociale ampio per il rilancio del lavoro e degli intangibili diritti dei lavoratori". E' quanto si legge in una nota a firma di Francesco Saccomanno, Segretario Provinciale Prc Cosenza e di Pino Scarpelli, Segretario Regionale Prc Calabria.