Omicidio Roberta Lanzino, rinviata al 19 marzo udienza del processo

È stata rinviata al 19 marzo, alle 11, l'udienza del processo per l'omicidio di Roberta Lanzino durante la quale saranno ascoltati gli investigatori del Ris di Messina che dovranno deporre sulla comparazione del dna isolato da sotto il corpo della studentessa violentata ed uccisa a Torremezzo di Falconara Albanese il 26 luglio del 1988, con quello dell'imputato Franco Sansone. Dna che, secondo quanto anticipato in una relazione depositata agli atti, non sarebbe quello di Sansone. Il rinvio è stato determinato dallo sciopero della Camere penali.

"Il mio assistito - ha detto l'avvocato Enzo Belvedere, difensore di Sansone - appresa la notizia della non compatibilità del dna, non ha gioito. Il sentimento, piuttosto, è di amarezza, perché da sette anni sa di subire un processo ingiusto. Concordo pienamente con le dichiarazioni fatte ieri dal dottor Chianelli (consulente di parte civile, ndr) perché il dna isolato apre nuovi scenari e finalmente sarà possibile avviare un'indagine che avrà come punto di partenza una serietà scientifica". Il legale della famiglia Lanzino, Ornella Nucci, ha parlato di "fase delicata del processo. Di certo il rinvenimento del dna è un fatto positivo, ma il processo non è chiuso e ora sarà valutato in aula".