Diocesi di Cassano allo Jonio vara fondo per famiglie in difficoltà

Arginare la povertà che, specie al Sud ed ancor più per la crisi economica generale, assale, tormenta e in molti casi distrugge le famiglie. Questa la sfida raccolta dalla Diocesi di Cassano allo Jonio, che sotto la guida del suo vescovo, monsignor Nunzio Galantino, ha attivato il fondo finanziato coi contributi dell'8xmille Cei. "Destinatari dell'intervento - è scritto in una nota - saranno i nuclei familiari residenti nei Comuni del territorio diocesano che abbiano visto notevolmente ridursi la loro capacità ordinaria di reddito per motivazioni oggettivamente riconducibili ad una serie di motivazioni tra le quali, ad esempio, la perdita del posto di lavoro, la riduzione del fatturato di azienda, l'esclusione dall'accesso al credito bancario, l'impossibilità di far temporaneamente fronte ad imprevedibili situazioni di difficoltà economica". Protagoniste dell'iniziativa saranno la Caritas diocesana, diretta da Raffaele Vidiri, e la Fondazione antiusura "San Matteo apostolo", presieduta da don Attilio Foscaldi. Il finanziamento erogabile sarà pari ad un massimo di 3.000 euro, da rimborsare entro il limite di 60 mesi. La Fondazione curerà la fase tecnica dell'operazione, sottoscrivendo la convenzione con l'istituto bancario che materialmente erogherà i contributi a garanzia dei quali, inizialmente, sarà posto un plafond da 30.000 euro attinti alle risorse dell'8xmille. La Caritas, invece, attraverso i suoi operatori e con l'aiuto dei volontari della Fondazione, curerà l'ascolto e l'istruttoria delle richieste, per verificare l'effettiva condizione di bisogno ed avviare, in aggiunta alla concessione dell'aiuto economico, un percorso di accompagnamento ed orientamento utile a favorire un più rapido ritorno alla serenità. "In un contesto segnato dal persistere della crisi e dalla crescita della disoccupazione ed in cui sempre soffocante è la presenza della criminalità - commenta Vidiri - insieme alla fondazione antiusura, su impulso di monsignor Galantino, abbiano ritenuto doveroso ritagliare uno spazio per la fiducia. Un altro passo a sostegno delle famiglie, contro le povertà, per tutelare la vita e la speranza".(ANSA).