Oltre mille studenti ricordano la Shoah nel campo di Ferramonti di Tarsia

Oltre mille studenti hanno invaso il campo di internamento di Ferramonti di Tarsia per celebrare la Giornata della memoria. Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno avuto modo di vedere, con i loro occhi, immagini di una delle pagine più brutte della storia, le immagini della Shoah. "Essere qui oggi insieme ai miei alunni - ha detto la professoressa Adelina Zicarelli, del liceo scientifico di Rossano - è qualcosa di molto importante. Le nuove generazioni devono sapere che l'uomo è libero, non può essere ucciso, come è successo durante l'olocausto, solo per la sua razza o il suo credo religioso. Siamo tutti cittadini del mondo nella massima libertà e nel massimo rispetto dell'altro". Le fa eco l'insegnante Antonia D'Oronzo, dell'istituto per geometri "Malafarina" di Soverato. "Sentiamo doverosa la nostra presenza qui oggi - ha detto - in quanto è necessario in questa giornata della memoria fare in modo che i ragazzi prendano ancora più coscienza e consapevolezza, toccando con mano, quello che è successo in un ben determinato periodo storico". Gli studenti, da parte loro, hanno sottolineato che "il 27 gennaio rappresenta un giorno molto importante e da ricordare". La Giornata della memoria a Ferramonti è iniziata con una cerimonia religiosa e la deposizione di una corona in ricordo delle persone morte nel campo. Subito dopo, nella sala riunione, un incontro dibattito sul significato del campo di Ferramonti cui hanno partecipato molti sindaci tra cui quello di Tarsia, Roberto Amoruso; il rabbino Rav. Moshe Lazar, della sinagoga Angelo Mordechai Donati di Milano, ed i presidenti della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e Mario Occhiuto. (ANSA).