Cosenza, le iniziative per la Giornata della Memoria

In occasione della "Giornata della memoria" che si celebra, per la quindicesima volta, in tutta Italia domani, martedì 27 gennaio, data in cui, 70 anni fa, furono abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, anche l'Amministrazione comunale vuole ricordare la Shoah, la persecuzione dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Alla Città dei Ragazzi si concluderà domani la due giorni di attività programmate dall'Assessorato alla scuola, insieme alla Cooperativa delle donne e alla Cooperativa Don Bosco, in collaborazione con la Società TECA srl.
Il programma di martedì 27 gennaio si svilupperà per tutta la mattinata, a partire dalle ore 9,15, con una mostra tematica e attività laboratoriali destinate alle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado. La mostra è su "I bambini nella Shoah", mentre i laboratori attivi sono di musica e danza, "Paraz, sabab e hagag"; d'arte, "Il collage della memoria, tra passato, presente e futuro"; di lettura animata, "L'albero della memoria", dal libro di Anna e Michele Sarfatti.
Ulteriori informazioni possono essere richieste alla segreteria di Città dei Ragazzi, al numero 347/3943852, o inviando una mail all'indirizzo info@cittadeiragazzi.net.
Alla Casa delle Culture, invece, alle ore 18,00, sarà rappresentato lo spettacolo "TEREZIN. Le farfalle non volano qui", per la regia di Massimo Costabile e l'interpretazione di Antonella Carbone.
Si tratta di una produzione della compagnia teatrale "La linea sottile" di Castrolibero che ha trovato favorevole accoglimento da parte dell'Assessore al Teatro Rosaria Succurro. Una proposta di teatro/narrazione in cui si affronta la terribile realtà dei bambini che furono internati nel lager di Terezin prima di essere uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori ad Auschwitz. Nel campo di concentramento di Terezin furono rinchiusi 15.000 bambini. Pochi riuscirono a sopravvivere. Durante il periodo di internamento i bambini, tutti al di sotto dei 14 anni, riuscirono a scrivere poesie e comporre disegni, grazie ai quali hanno continuato a sperare e a comunicare i loro sentimenti e i sogni dei loro ultimi giorni.
Con l'ausilio di qualche oggetto e di immagini/video l'attrice Antonella Carbone, da sola in scena, nel doppio ruolo di narratrice e di superstite, fa rivivere da una parte, le sofferenze, le paure, la disperazione e la solitudine nel campo di concentramento e, dall'altra, attraverso i disegni e le poesie, la speranza dei bambini di rivedere di nuovo una farfalla volare sui prati.