L'europarlamentare Forenza scrive al ministro Giannini sulle gravi condizioni del Liceo Scientifico "E. Fermi" di Cosenza

Questi i contenuti della lettera che l'on. Eleonora Forenza, europarlamentare della lista "L' Altra Europa con Tsipras" gruppo GUE-NGL ha inviato al ministro Stefania Giannini sulle gravi condizioni in cui versa il Liceo Scientifico "E. Fermi" di Cosenza:

Gentile Ministro on Stefania Giannini,

Le scrivo per sollecitarLa su una questione di cui so Lei essere ,nelle linee generali ,a conoscenza, ma sulla quale è impossibile tacere per non rischiare la correità morale verso una situazione pericolosa per la democrazia e caratterizzata dall'autoritarismo che si vive in una scuola italiana.

Mi riferisco al Liceo scientifico "E. Fermi" di Cosenza, la più grande istituzione scolastica della provincia di Cosenza ed un delle più grandi della regione Calabria.

Durante la campagna elettorale che ho svolto in quel territorio ho avuto numerosi incontri con i cittadini, in alcuni dei quali mi sono stati illustrati da famiglie e lavoratori di quella scuola una serie ininterrotta di episodi gravi che, da tre anni a questa parte, da quando in quella scuola è dirigente la prof.ssa Bilotta, stanno fortemente turbando quella serenità che deve necessariamente caratterizzare la vita di ogni istituzione scolastica. Episodi che meritano la massima attenzione e che, da alcuni mesi, hanno suscitato il mio interesse costante sulla vicenda.

Fatti ben conosciuti dall'opinione pubblica del territorio, denunciati sui mezzi di informazione locale (in particolare le pagine cosentine de "Il Quotidiano della Calabria") ed anche nazionale, i più aberranti dei quali (come la famigerata proposta dell' "intramoenia" con la quale si voleva far pagare alle famiglie i costi dei corsi di recupero per gli studenti, ledendo il costituzionale diritto allo studio, o la proposta di far pagare alle famiglie le ore di educazione fisica curriculari da tenersi presso una palestra privata) sono stati bloccati grazie alla forte mobilitazione del mondo intellettuale della città e dell'Università della Calabria, della società civile e della FLC-CGIL .

In realtà le aberrazioni sono solo la punta dell'iceberg di quanto avviene al "Fermi" di Cosenza. La dirigente manifesta costantemente una concezione "proprietaria" della scuola, attraverso un'azione autoritaria ed antidemocratica, fino alla quotidiana pratica vessatoria ed intimidatoria verso coloro che sono rei di non chinarsi subalterni ai suoi voleri. "Riservate" continue, provvedimenti disciplinari basati su inconsistenti contestazioni e che costringono i lavoratori a produrre risorsi ai giudici del lavoro , azioni di minacce e persecutorie, sono all'ordine del giorno nei confronti dei "non allineati". Così come richieste di contributi (non fatturati!!!) agli studenti anche per la pulizia delle aule o telecamere accese nei cortili della scuola (che dunque riprendono il passaggio di lavoratori e studenti!!!) per 24 ore al giorno.

Lei, però, ben conosce tutto ciò. Sono già due le interrogazioni parlamentari presentate al Ministero in proposito e continue le denunce della FLC che, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, ha presentato un corposo dossier in merito all'Ufficio Scolastico Regionale ed al MIUR. Negli ultimi mesi sono addirittura tre le visite ispettive effettuate in questa scuola, l'ultima delle quali pochi giorni fa addirittura collegiale (tre ispettori inviati da Roma, cosa che avviene credo in pochissime scuole italiane).

Al proposito di questa ultima visita, tutta la città sta discutendo di come, appena giunti gli ispettori, è arrivata davanti al "Fermi" una pattuglia della Polizia per raccogliere le dichiarazioni di uno degli ispettori, che sarebbe stato calunniato e diffamato dalle dichiarazioni della dirigente.

Il fatto è che questa dirigente è supportata da pezzi dei poteri forti della città e ben si sa quanto questi "apparati" contino in una piccola città del Mezzogiorno d'Italia.

A cominciare da settori della politica. Fino all'anno scorso fortemente appoggiata da pezzi del PDL, voluta dal precedente dirigente dell'USR a dirigere il "Fermi", senza che mai ne venissero rese pubbliche le motivazioni da parte del dottor Mercurio (uomo appartenente alla cordata Alemanno-Morelli). E' appena il caso di ricordare che il consigliere regionale Morelli, al cui sito la prof.ssa Bilotta aveva linkato quello dell'I.I.S. di Bisignano quando era dirigente di quella scuola, è oggi ospite a San Vittore per concorso esterno in associazione mafiosa. Così come è appena il caso di ricordare che dei tre anni trascorsi nella direzione a Bisignano, la prof.ssa Bilotta si porta dietro due condanne della Magistratura del Lavoro, una addirittura per aver negato i permessi previsti dalla L.104! Oggi, invece, viene appoggiata da pezzi del PD, con la onorevole Enza Bruno Bossio .

Ma non parliamo solo della politica. Al fianco della dirigente ci sembra di trovare , da qualche mese a questa parte , un magistrato cittadino, il dottor Facciolla. Così vicino alla dirigente che ho ascoltato delle registrazioni di colloqui tra la dirigente e gli studenti appena eletti nel Consiglio di Istituto in cui lei invitava fortemente, consapevole con tutta evidenza della autorità del suo ruolo, di votare il magistrato a presidente dell'organismo.

Cosa che tra l'altro i ragazzi non faranno, ricevendo per questo loro atto di autonomia delle minacce denunciate dagli studenti in riunione del Consiglio di Istituto e verbalizzate nei verbali pubblicati sul sito della scuola. Minacce su cui il magistrato presente alla riunione ... ha invitato a sorvolare!!!

Da segnalare come il dottor Facciolla agisca nel Consiglio in totale concerto con l'avvocato Ciacco (come risulta dai verbali delle sedute dell'organismo), molto noto in città per aver subito alcuni anni fa una condanna ... per aver falsificato una sentenza della Magistratura e per essere stato di conseguenza sospeso dall'Ordine degli Avvocati! Oggi l'avvocato Ciacco, sulla cui preoccupante presenza quotidiana nella scuola e sul cui libero accesso in tutte le stanze dell'istituto inutilmente la FLC ha chiesto lumi, è l'avvocato personale della dirigente! Ed è appena il caso di sottolineare come la dirigente, prima delle elezioni del Consiglio di istituto ed in aperta violazione delle norme sulla privacy, ha autorizzato gli uffici di segreteria a fornire al Ciacco i numeri telefonici delle famiglie degli studenti.

Le successive vicende del Consiglio di Istituto del "Fermi" di Cosenza sono di una gravità inaudita!

I primi di maggio si è dimessa la maggioranza dei membri di questo organismo (ben 11 su 19!, tutti e 4 gli studenti, 6 docenti su 8 e la genitrice presidente) con motivazioni fortissime che denunciavano il clima irrespirabile ed un attacco feroce ad ogni agibilità democratica, come riportato pubblicamente. Su queste dimissioni, unico caso mai avvenuto in Italia, si è fatto rapidamente calare il silenzio, con il complice mutismo dell'USP cosentino e dell'USR calabrese. Dopo quelle dimissioni, la dirigente sarà felice: presidente del troncone rimasto del Consiglio è il suo candidato, il dottor Facciolla!

Per finire, uno dei quattro ragazzi veniva, in maniera del tutto anomala, non ammesso all'Esame di Stato. L'anomalia è stata subito denunciata dalla famiglia del ragazzo al TAR ,che fortunatamente ha immediatamente ammesso lo studente a svolgere l'esame che si è concluso con la sua promozione.

Ma tutto ciò lo conosce la città, lo conosce Lei ,seppur non nei dettagli, signor Ministro, lo conoscono gli ispettori che Lei ha inviato a Cosenza.

Immagino il fuoco di sbarramento che i poteri forti della città che sostengono quella dirigente proveranno a mettere in campo affinché la verità su quanto accade in quella scuola non emerga.

Sono certa ed ho fiducia ,invece, che Lei ,con la Sua autorevolezza , si impegnera' , assieme ai suoi uffici ministeriali , affinche' venga fermata questa pericolosa operazione di svuotamento della democrazia che si sta portando avanti in quella istituzione scolastica cosentina, che rimane apprezzata proprio per il lavoro serio e di grande professionalità che, nonostante tutto, portano dignitosamente avanti docenti ed ata.

L'occasione è gradita per porgerLe Signor Ministro , i piu' cordiali saluti