Venti arresti sul "clan degli zingari" nel cosentino

manette newVenti arresti sul "clan degli zingari", attivo nell'area urbana di Cosenza, Rende e Paola. L'operazione, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, viene eseguita congiuntamente dalla Squadra mobile della Questura di Cosenza e dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Cosenza. Gli indagati, 13 a cura della Polizia di stato e 7 a cura dell'Arma dei Carabinieri, sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso estorsione e traffico di droga.

Le indagini per la parte condotta dai carabinieri del Reparto operativo di Cosenza e della Compagnia di Paola, hanno accertato l'esistenza di un'associazione a delinquere di stampo mafioso, attiva a Cosenza, nei comuni vicini e nel basso Tirreno cosentino, denominata "Rango-Zingari", che, pur avendo stretto un patto federativo con altri due sodalizi criminali operanti nella stessa area, ha imposto la propria egemonia, soprattutto per le estorsioni, utilizzando le armi per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche e di appalti pubblici, nonchè l'occupazione abusiva di alloggi popolari per rivenderli.

Il reggente della cosca degli "zingari", Maurizio Rango, è tra i destinatari dell'operazione condotta da squadra mobile e carabinieri di Cosenza. L'uomo è già stato sottoposto a fermo due giorni fa dagli stessi carabinieri per concorso in omicidio, porto e detenzione di armi e occultamento di cadavere nei confronti di Luca Bruni, scomparso il 3 gennaio del 2012 e non più ritrovato. Un delitto che, secondo gli investigatori, aveva sancito a Cosenza il "patto federativo" con la cosca cosiddetta "degli italiani", il cui "reggente", Mario Gatto, è stato arrestato la scorsa settimana.