Cosenza, lancio della Glassware Mab Experience

Innovazione, ricerca, nuove tecnologie. Parole d'ordine che sono sempre più presenti sia nella cultura che nel turismo, settori solo all'apparenza legati ad un mondo statico e tradizionale.
L'ultima frontiera ancora tutta da esplorare è rappresentata dai dispositivi "wearable", le tecnologie indossabili, come i Google Glass, che aprono nuovi scenari di fruizione dei contenuti culturali.
Il market di Google ha visto il lancio di una delle primissime Glassware italiane (questo è il nome delle applicazioni pensate appositamente per i Glass), realizzate per questo tipo di supporto e dedicate alla valorizzazione turistica: MAB Experience.
La nuova Glassware, che è stata approvata dal team di Google e che è dunque scaricabile gratuitamente dalle ore 18 di mercoledì 19 novembre, è dedicata al MAB, il Museo all'Aperto Bilotti di Cosenza, in Calabria. Si tratta di uno spazio espositivo posto nel centro della città calabrese, su di un'isola pedonale che ne è diventata il cuore non solo commerciale, ma anche culturale.
Nato grazie alle donazioni di Carlo ed Enzo Bilotti, moderni mecenati e appassionati di arte contemporanea, il Museo all'Aperto è diventato una delle attrazioni turistiche della regione. Sculture di Dalì, De Chirico, Manzù, Sosno, Consagra, Rotella, maestri italiani e stranieri che hanno segnato con le loro opere l'intero '900, a Cosenza si possono ammirare camminando nel centro facendo shopping o una semplice passeggiata. La Glassware MAB Experience si propone dunque come un nuovo e stimolante modo per ammirare questo patrimonio artistico alla portata di tutti.

I Glass sono commercializzati ancora solo negli USA e in Inghilterra, dunque l'applicazione è al momento pensata per un pubblico anglosassone, ma dal 2015 la loro diffusione in Europa amplierà ulteriormente la loro portata d'azione.

A realizzare la nuova Glassware è stata TSC Consulting, PMI italiana da tempo impegnata nella ricerca e nell'innovazione. Da sempre attenta alle ultime novità in ambito tecnologico, TSC ha puntato sulle wearable technology giungendo ad essere una delle prime aziende in Italia a mettere sul mercato un'applicazione pensata appositamente per i Glass.

Tecnologia e cultura dunque. Un binomio che negli "occhialini" di Google ha trovato una strada ancora da percorrere, ma che certamente potrebbe portare interessanti sviluppi.

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