Amantea (Cs), il Movimento 5 Stelle: "Basta con gestione familistica del potere"

Nella conferenza stampa di ieri del M5S tenutasi nella sala consiliare del Comune di Amantea (Cosenza) diversi sono stati i temi affrontati, afferenti alla gestione del Comune di Amantea o all'amministrazione della Regione Calabria, ma tutti uniti dal fondamento comune, espresso da Nicola Morra, relativo al problema della effettività e del rispetto della legge, che facilmente diventano opzionali quando l'unica tutela ritenuta necessaria è quella degli interessi privatistici, clientelari e familistici sottesi al potere ed al suo esercizio, in Calabria e non solo.

Così mentre il M5S, attraverso la consigliera Menichino, ha chiesto la rimozione dall'incarico di Responsabile del Settore Manutentivo dell'Ing. Domenico Pileggi, indagato in merito alle vicende del Porto Turistico di Amantea, e la valutazione della possibilità per l'Ente di costituirsi civilmente, quale parte lesa nella vicenda, l'Amministrazione Sabatino senza rilevare alcun "conflitto di interessi" rispetto ai presunti reati penali, con una delibera comunale accorda all'Ing. Pileggi la copertura delle spese legali. Ma ciò non basta. L'Amministrazione ha inteso infatti anche pagare l'assistenza legale allo stesso Sindaco per l'azione di ineleggibilità promossa dal M5S locale, ai sensi del Testo unico degli Enti locali.

L'attenzione, poi, è stata posta sulla gestione familistica del potere in Regione. Dalila Nesci, a riguardo, si è soffermata sulle nomine dirigenziali abusive della Regione Calabria sulle quali è intervenuta l'Avvocatura dello Stato, sul mancato ricupero di fondi pubblici erogati ad aziende che non hanno realizzato le previste assunzioni, sull'anomala sostituzione dell'Autorità sulla gestione dei Fondi Europei operata dall'assessore Mancini.

Infine Nicola Morra è intervenuto anche sul tema del Consiglio Comunale tenutosi subito dopo, riguardante i lavori previsti da un progetto regionale in Località Coreca, evidenziando la necessità di fare interventi ecosostenibili ed efficaci, e di spendere con raziocinio i soldi pubblici. Prima di andar via, è stata data parola ad un rappresentante dei soggetti emodanneggiati della Calabria che ha richiamato l'attenzione su un problema finora ignorato dalla giunta Stasi e che, si spera, trovi soluzione nel sit-in previsto per domani 15 settembre.

"Bisogna cambiare strada – hanno concluso Morra, Nesci, Menichino – è arrivato il momento di cacciare chi per troppo tempo ha usurpato la Regione Calabria, fregandosene dei cittadini e gestendo le leggi come carta straccia".