Rossano (Cs), ieri assemblea regionale dei Verdi: "Lavoriamo per nuova Calabria"

I Verdi calabresi iniziano il loro percorso verso le elezioni regionali e lo fanno da un'affollata Assemblea Regionale tenutasi ieri a Rossano. Nei locali de "La Ruota" in c.da Amica i dirigenti calabresi del sole che ride, insieme a molti cittadini, iscritti e simpatizzanti, hanno gettato le basi della loro azione politica dei prossimi mesi. Un incontro lungo, partecipato e dialetticamente rilevante che ha visto un discreto numero di relatori alternarsi sul palco degli interventi.

Un evento mediaticamente riuscito, nonostante si tratti dell'ultima settimana di Agosto, che segna il passo ed è prima tappa dell'avvicinamento del partito ambientalista alla competizione elettorale regionale. Una riunione che ha luogo, fra l'altro, proprio nel giorno in cui dal centrosinistra giunge la notizia del paventato annullamento delle primarie, come comunicato all'Assemblea dal co-portavoce Aurelio Morrone. Una parte degli interventi si focalizza proprio su questo. Va giù dura la segretaria regionale Elisa Romano che in un passaggio della sua relazione finale attacca questa ventilata decisione e ricorda come il partito dei Verdi si sia sempre speso in tutte le sedi nell'affermare che le primarie sono l'unico modo democratico di scelta dei propri rappresentanti.

Poi la discussione generale si è concentrata sul modus operandi per la scelta della collocazione politica. A questo proposito i Verdi hanno scelto di veicolare in un apposito documento i propositi di azione. Alternativi alle politiche attuate fin'ora dalla Giunta Regionale, dato scontato. I disastri provocati dall'esecutivo uscente sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto in tema di ambiente ed emergenza rifiuti. La gestione quasi dilettantistica di questioni così delicate ha lasciato un segno e c'è bisogno di una svolta. Chiunque aspiri a guidare questa Regione per i prossimi cinque anni dovrà virare completamente dalla rotta attuale ed è proprio qui che il ruolo dei Verdi può essere determinante. Una seria politica in materia di ambiente non può prescindere dall'esperienza e dalle proposte che il partito ha elaborato e presentato nel corso degli anni. L'esperienza di tanti anni di lotte insieme a comitati ed associazioni messa al servizio della cosa pubblica. Questa la strada che intervento dopo intervento si delinea in una sala sempre più affollata. I Verdi dovranno trovare la loro collocazione politica non in condizioni di subalternità né per mero calcolo elettorale ma sulla base di un confronto serrato su proposte e buone pratiche ambientali.

"Abbiamo scelto Rossano quale prima tappa per l'incontro di oggi " – ha dichiarato Elisa Romano - "un laboratorio politico che sta crescendo anche a livello di consensi, come i risultati delle ultime elezioni europee hanno dimostrato. Risultati ottenuti grazie al lavoro svolto in questi anni sui territori, lontano dalle logiche clientelari, e che dobbiamo incrementare. Un punto di partenza per questo cammino dei Verdi che porteremo in tutta la Calabria confrontandoci con i cittadini, i simpatizzanti, le associazioni. Sono soddisfatta della grande partecipazione da parte della gente, segno che stiamo andando nella giusta direzione".
La crescita dei Verdi è testimoniata dagli interventi di rappresentanti delle nuove sedi sorte sul territorio calabrese. Per il territorio di Reggio Calabria è intervenuto Vincenzo Romeo, che ha parlato delle imminenti elezioni comunali e del ruolo che i Verdi intendono giocarvi. Hanno inoltre preso parte al dibattito, moderato da Giuseppe Campana, Giovanni Spedicati, referente della zona di Cassano, Giuseppe Rogato per la zona di Fagnano, Immacolata Federico responsabile di Crosia, Gaetano Romano per Catanzaro, Carmine Quintieri referente di Cetraro, Alfonso Cetera e Francesco Ratti per la zona di Rossano.
Un confronto serrato, aperto ed inclusivo che ha visto la partecipazione di soggetti esterni al partito. La platea ha potuto apprezzare infatti gli interventi di Flavio Stasi, referente regionale del Movimento Rifiuti Zero e di Franco Filareto, presidente dell'Anpi di Rossano.