Il Comune di Corigliano Calabro (Cs) ribadisce il proprio "no" senza condizioni alle trivellazioni

Trivellazioni, il Comune di Corigliano ribadisce il no senza condizioni e si fa promotore di un appello corale alla sensibilizzazione delle associazioni e dei cittadini della Sibaritide. La posta in gioco è storica e strategica per la preservazione delle ambizioni turistiche e di sviluppo sostenibile di questo vasto ed importante territorio. Non è più tollerabile alcuna disattenzione sociale su questo ulteriore e grave attacco all'identità, alla sovranità ed al futuro dei territori e delle comunità.

A rinvigorire l'allarme per l'autorizzazione alle trivellazioni sullo ionio concessa lo scorso giugno dal Governo nazionale sono, congiuntamente, gli assessori al turismo Maria Francesca Ceo ed all'ambiente Marisa Chiurco che lo scorso 15 luglio hanno rappresentato il Comune di Corigliano all'iniziativa di sensibilizzazione ospitata a Roseto Capo Spulico, promossa insieme a tutti i comuni interessati ed alle numerose associazioni territoriali. Questo nuovo incontro, alla luce dell'assurdo ok ministeriale, aveva l'obiettivo di concordare un'azione comune, fattiva e determinata per impedire le trivellazioni sia in mare che sulla terraferma.

"Ringraziamo di cuore – esordiscono con ironia Marisa Chiurco e Maria Francesca Ceo – il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per l'autorizzazione concessa senza tener conto che l'area in questione è di interesse comunitario per la salvaguardia della biodiversità; senza tener conto che si tratta di una riserva naturale protetta e senza tener conto del parere contrario dei Comuni interessati sancito con delibera di Consiglio Comunale del 29 settembre scorso e da tutte le successive delibere di giunta nel 2013 e da ultimo da quella approvata lo scorso 11 luglio 2014, tutte inviate ai ministeri competenti con allegate le diverse osservazioni contrarie prodotte fino ad oggi. Sia utile ricordare che per le trivellazioni a mare – continuano gli assessori Chiurco e Ceo – il Ministro ha concesso una moratoria, che è il risultato anche dell'incontro tenutosi a Roma il 29 settembre del 2013 con l'allora presidente della commissione ambiente Matteoli alla presenza anche del Comune di Corigliano e che, al momento, resta in vigore ed inibisce qualsiasi forma di trivellazioni in mare. Quella moratoria – proseguono le due amministratrici – ha fatto sì che le società richiedenti aggirassero l'ostacolo, richiedendo ulteriori concessioni per le trivellazioni sulla terraferma per poi, comunque, raggiungere il mare. Nell'era della ricerca e delle energie alternative – proseguono – è assurdo pensare di avviare ancora la ricerca sugli idrocarburi, considerate del resto anche le scarsissime qualità e quantità del combustibile che, come dimostrato dalle precedenti trivellazioni, se ne potrà estrarre. Senza contare che – concludono Chiurco e Ceo – gli studi approfonditi che più associazioni stanno effettuando da tempo su tutto il Golfo di Taranto, tra le ultime quella promossa dall'associazione Jonian Dolphin Conservation, stanno dimostrando la presenza nel nostro mare di diverse specie di cetacei presenti: oltre ai delfini in numero piuttosto elevato, si avvistano sporadicamente anche altre specie come ad esempio la balenottera e altri. Le trivellazioni rappresentano un attentato a questa bio-diversità ed alla ricchezza delle nostre acque e del nostro patrimonio ittico e turistico".