Ospedale San Giovanni in Fiore (Cs), Donne e Diritti: “Attivare screening del colon-retto”

Il 2 luglio 2020, presso lo spazio antistante l'Ospedale di San Giovanni in Fiore, dove è situata l'unità mobile di mammografia, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dello screening attivato dall'ASP di Cosenza per interessamento dell'Associazione Donne e diritti, supportate dal presidente di Comunità competente Rubens Curia.

Alla conferenza, oltre alle donne dell'associazione, sono intervenuti: Anna Giorno, responsabile dell'unità di screening dell'ASP di Cosenza, Il radiologo Francesco Lanzone, responsabile clinico del tumore alla mammella, il direttore dello Spoke di Cetraro, Vincenzo Cesareo, i tecnici radiologi Brunella Spadafora e Francesco Paura, del team per la prevenzione del cancro.

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Molto incisivo è stato il messaggio inviato dalla Commissaria dell'ASP Simonetta Bettelini che a causa di impegni assunti in precedenza non ha potuto partecipare, ma ha inviato il suo apprezzamento per l'iniziativa, volta a contribuire alla "fondamentale compliance degli utenti" ai programmi di prevenzione oncologi.

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Grazie al Camper - in attesa dell'acquisto del mammografo da collocare nel presidio ospedaliero e per cui l'associazione Donne e diritti si sta battendo da mesi - molte donne tra i 50 ed i 69 anni di San Giovanni in Fiore, alcune per la prima volta nella loro vita, stanno effettuando la mammografia gratuitamente e in massima sicurezza, al fine di rilevare stati precancerosi con tutte le negative conseguenze.

Lo screening mammografico per le donne, in corso di esecuzione, è un primo risultato della nostra tenacia e determinazione. Ma non ci fermiamo : adesso, tenuto conto del colonscopio presente in Ospedale chiediamo di attivare lo screening del carcinoma del colon-retto tramite la ricerca del sangue occulto nelle feci coinvolgendo la cittadinanza nella maniera più larga possibile.

Lo sappiano tutte le Istituzioni coinvolte, alle quali ci rivolgiamo con rispetto e auspicando il loro massimo ascolto: siamo determinate, unite e consapevoli perché la nostra azione di cittadine attive è legata ben stretta dal nastro rosa della prevenzione.