Coronavirus, Polillo (IDM): "Serietà e polso duro"

"Serietà e polso duro. Tanto serve in un momento difficile quale quello odierno. E' da settimane che il Governo invoca l'aiuto degli amministratori e dei cittadini sulla scorta del noto hashtag #iorestoacasa; sono settimane che il Governo, in pillole, restringe il campo delle attività che possono continuare ad operare. La situazione che si vive oggi in Italia è drammatica; la comunicazione che si sta attuando tra media e social network non è affatto rassicurante; il trend di contagio e decessi aumenta vertiginosamente sino all'infausta immagine dei feretri condotti dai militari da Bergamo. Ci si aspettava, con il comunicato di giorno 21 marzo, ore 23:30 circa, che finalmente il Governo attuasse misure rigide in grado di paralizzare la diffusione del coronavirus, per come consigliato da chi prima di noi ha vissuto questi momenti. Il Comunicato ha deluso le aspettative; garantiti i servizi pubblici essenziali, quali trasporti, servizi finanziari ed assicurativi, garantita l'apertura delle attività degli alimentari e dei supermercati, delle farmacie e parafarmacie e di altre attività di discussa necessità quali quelle dei call center. L'elenco delle attività ritenute essenziali è lunghissimo; sorge spontanea la domanda di cosa, quindi, oggi è stato ulteriormente ristretto al punto da placare la diffusione del virus. Un comunicato che ha interrotto le trasmissioni televisive, alle ore 23:30, ha aumentato l'ansia e il panico dei milioni di telespettatori; a che pro? Il Governo sta rischiando di attuare misure frustranti per i cittadini, per un lungo periodo, senza poi giungere ai risultati sperati. C'è improvvisazione, c'è poco carattere. Il Governo deve attuare misure serie, decise, rigide, per tutelare il proprio paese; non si può più attendere, ne va della nostra salute, della nostra vita. Medio tempore, in attesa che il Governo tiri fuori una decisività che non ha, l'invito rivolto alle amministrazioni locali è quello di "blindare" le città. Basta con gli hashtag, ogni Comune deve attuare controlli serrati; basta con gli hashtag, vengano individuate le persone provenienti dal Nord e gli si imponga l'isolamento per 15 gg ed, eventualmente, gli amministratori diano il buon esempio anche con l'isolamento dei propri parenti provenienti dal Nord; basta con gli hashtag, ogni Ente faccia donazioni alle strutture sanitarie, limitatamente alle proprie disponibilità di cassa.

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Meno hashtag, più azioni. Apprezzabile, infine, l'iniziativa della Presidente Santelli che, con ordinanza del 22 marzo 2020, ha prescritto il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale; dispiace solo che tale ordinanza sia giunta "in ritardo", quando oramai molti calabresi sono già rientrati; perplessità, poi, sorgono in merito all'attuazione concreta dell'ordinanza stessa: come e chi potrà effettuare un controllo del territorio h24? Le amministrazioni locali dormienti si sveglino; smettano di far politica sui social e si attivino in modo efficace". Lo afferma in una nota Patricia Biagina Polillo, Coordinatrice Presila IDM.