Turismo sostenibile nel Parco del Pollino, il consorzio Borghi Mediterranei: “Bene riconferma della Cets”

«Il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile ottenuta dall'area protetta calabro lucana dopo le opportune valutazioni dell'Europarc Federation è per noi una notizia di grande rilevanza perchè ci aiuta a promuovere ancor meglio quel turismo esperienziale che del Pollino ha fatto meta di continui viaggi alla ricerca del bello e del paesaggio autentico in uno degli areali naturali più straordinari del Sud». Gianluca Colaci, presidente del Consorzio Borghi Mediterranei ha voluto così esprimere la sua soddisfazione per l'importante traguardo raggiunto dall'Ente parco nazionale del Pollino, presieduto da Domenico Pappaterra, e dallo staff che lavora al programma Cets da oltre un quinquennio.

«Crediamo fortemente - ha continuato Colaci - che la intrapresa pubblico privata possa offrire a questo territorio il risultato atteso da decenni in termini di sviluppo turistico. I nostri borghi, le cime delle montagne, la ricchezza enogastronomica che ci appartiene, le minoranze linguistiche che arricchiscono l'aspetto culturale del nostro territorio protetto, gli sport outdoor che il Pollino offre 365 giorni l'anno possono essere il giusto mix per attirare sempre più turisti in un contesto meraviglioso che va rafforzando il suo brand e la sua capacità di accoglienza, mettendo insieme - come stiamo facendo ormai da tempo - gli amministratori illuminati e l'imprenditoria sana che hanno scelto di investire in termini di qualità, etica, saper fare e sostenibilità. Una grande rete di collaborazione che si muove nella direzione di voler raccontare il meglio del Pollino e che oggi vede rafforzare i suoi sforzi dall'ottimo lavoro di valorizzazione e tutela del patrimonio ambientale che il Parco del Pollino ha profuso in questi anni».

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«Siamo - ha concluso Colaci - sulla strada giusta per amplificare la capacità di essere punto di riferimento, al Sud, di un turismo sostenibile capace di essere responsabilmente attento al territorio e consapevole di voler giocare un ruolo predominante nello scacchiere del Mediterraneo, promuovendo quella varietà di momenti che uniscono il viaggiatore alle comunità, alla natura, ai sapori ed ai saperi che hanno fatto grande il nostro passato e promettono di rendere ancor più importante il futuro che abbiamo davanti».