Ex Lsu-Lpu multati per protesta sulla Salerno-Reggio, i sindacati: “Ennesima beffa per lavoratori che hanno rivendicato un diritto”

"Si consuma l'ennesima beffa a danno dei lavoratori ex lpu/lsu calabresi che, oggi, per la protesta del 28 luglio 2015, presso lo svincolo Cosenza nord dell'autostrada Sa-Rc, a distanza di oltre 4 anni dai fatti, si vedono recapitare dalla Prefettura di Cosenza, in perfetto clima 'inatalizio', una 'letterina' dal contenuto amaro ed assai onerosa per le tasche di un lavoratore precario. Il sole cocente di quella torrida estate, infatti, non fece desistere i lavoratori dallo scendere in strada a difesa del primo contratto con la pubblica amministrazione, dopo bene oltre 16 anni di utilizzazione senza riconoscimento della contribuzione e di altri istituti dovuti al pubblico dipendente. La beffa ha oggi il sapore amaro di una ordinanza-ingiunzione di pagamento di ben 2584,00 € per ogni lavoratore sanzionato e per avere impedito la libera circolazione di mezzi e di persone su strada . Un salasso ed una irrisione, per i lavoratori ex lpu lsu calabresi che, quasi ogni anno, da oltre un ventennio, si vedono costretti a forme estreme di protesta (bloccare porti, aeroporti, autostrade, ferrovie) per difendere il posto di lavoro e la propria dignità. Facciamo appello a tutte le Istituzioni nazionali, regionali e locali affinché scongiurino, con ogni atto politico ed istituzionale possibile, questa ennesima ingiustizia a danno dei lavoratori calabresi! La difesa del proprio diritto al lavoro non può essere oggetto di sanzione, soprattutto in questa terra, da sempre fanalino di coda di ogni indicatore economico e spesso cancellata dall'agenda politica nazionale, dove si paga già un prezzo assai alto in termini di mancanza di opportunità, sviluppo, crescita, infrastrutture, servizi sanitari. Si cancelli questo assurdo gravame sui lavoratori ex lpu/lsu: è stata solo legittima difesa di un diritto". E' quanto si legge in una nota dei segretari generali Giuseppe Guido (Cgil Pollino Sibaritide Tirreno), Umberto Calabrone (Cgil Cosenza), Giuseppe Lavia (Cisl Cosenza) e Roberto Castagna (Uil Cosenza).

--banner--