Laino Borgo (Cs), si punta al turismo lento sulle tracce dell'antica via Popolia

Recuperare e valorizzare l'antica strada romana Via Popolia - Annia, puntando al fascino di luoghi nei quali è passata la storia, proponendola come esempio di turismo lento che permette di conoscere un entroterra dal fascino particolare, costellato di esperienze turistiche, produttive, spesso nate da giovani che credono nel territorio e nelle sue potenzialità, dove si sfoglia la storia del Mediterraneo. In questo segmento di turismo esperienziale Laino Borgo vuole giocare un ruolo di prim'ordine ponendosi come trait d'union tra l'associazionismo illuminato e le amministrazioni locali che devono fare rete per sensibilizzare ed agevolare una nuova idea di turismo, capace di parlare al cuore dei viaggiatori.

L'occasione per tornare a parlare di turismo l'amministrazione comunale di Laino Borgo, guidata dal Sindaco Mariangelina Russo, l'ha colta in occasione della pubblicazione del servizio giornalistico a firma di Gianfranco Bracci e pubblicato sul mese di novembre della rivista "Camminare" che in dieci pagine dedica uno speciale all'antico tracciato della strada consolare romana costruita da Caio Popilio Lena, console nell'anno 132 a.C., come via principale da Reggio a Capua, oggi trasformato in un percorso di turismo lento - grazie al contributo dell'associazione "La via Popolia" - con la realizzazione di una guida con le indicazioni dell'itinerario per la parte calabrese, da Laino Borgo a Reggio Calabria, con l'indicazione delle tappe, delle distanze tra un borgo e l'altro, dei profili altimetrici e ogni altra informazione utile a chi vuole intraprendere il cammino.

Lungo l'antica via è passata la storia: oltre al transito di legioni e mercanti, da qui passò Ponzio Pilato, diretto in Palestina e poi, secoli dopo, Alarico, la cui leggenda ammanta ancora di fascino la città di Cosenza. La parte calabra del cammino vede coinvolte le comunità di Laino Borgo, Mormanno, Morano Calabro e Castrovillari, permettendo ai camminatori moderni di attraversare i luoghi più suggestivi del Parco nazionale del Pollino, lambendo le pendici della montagna su cui sopravvivono i Pini loricati più vecchi del mondo, spaziando con lo sguardo sul borgo medievale di Morano Calabro passando per il valico di Campotenese dove insiste il Parco della Lavanda, cavalcando in gommone le rapide del fiume Lao, a due passi dal sito archeologico dove si scava per cercare le tracce ufficiali dell'antica Laos, fino al tratto della green way oggi realizzato sull'antica strada ferrata del 1931 che collegava Laino Borgo a Castrovillari.

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«Un segmento di turismo, quello esperienziale, che sempre più ci onora della sua presenza - ha spiegato il sindaco Mariangelina Russo - e che vogliamo accogliere, grazie alla collaborazione con i professionisti del rafting come Andrea D'Onofrio (guida esperta) ed i suoi collaboratori, gli albergatori ed i ristoratori del nostro comprensorio, nella maniera più degna per sostenere questo importante asse di sviluppo ecosostenibile che ci permette, tra l'altro di mettere a sistema la nostra offerta culturale, enogastronomica che punta alla valorizzazione delle identità alimentari come il fagiolo poverello bianco ed il tartufo, la bellezza dei borghi e dell'entroterra da visitare e godere al ritmo della nostra comunità».