Occhiuto: "Resto candidato alla presidenza della Regione"

occhiuto"Tengo a tranquillizzare i cittadini perche' sul piano amministrativo e tributario non cambia nulla e non risentiranno in alcun modo di tale stato. Cosi' come non cambia nulla sul piano della mia candidatura a governatore della Calabria. Ho dato la mia disponibilita' a realizzare un progetto per questa regione e andremo avanti. Non sussistono ragioni di incandidabilita'". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, commentando la deliberazione di dissesto del Comune da parte della Corte dei conti.

--banner--

"Eravamo ampiamente preparati a questa situazione - aggiunge Occhiuto - anche se, com'e' ovvio, abbiamo posto in essere tutto quello che era nelle nostre possibilita' per scongiurarla. In merito, si era gia' espressa la Corte dei Conti regionale. Paghiamo oggi le conseguenze causate dai debiti pregressi delle precedenti amministrazioni. Anzi, nel corso di questi anni, abbiamo in parte ripianato la mole debitoria, al di la' di ogni previsione. Dispiace che questa sentenza arrivi proprio ora, considerando che avevamo chiesto un rinvio in virtu' della proposta di legge nazionale presentata apposta per il riequilibrio finanziario dei Comuni. Avevamo infatti posto in atto alcune misure ad hoc, da completare entro la fine dell'anno. Rispetto alla nostra specifica richiesta di rinvio e al relativo rigetto, non posso fare a meno di rimanere perplesso".

"Quello della Lega e' un vero e proprio sciacallaggio politico". Lo sostiene il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, facendo riferimento alla dichiarazione del Commissario della Lega Calabria, Cristian Invernizzi, sulla deliberazione di dissesto del Comune di Cosenza da parte della Corte dei Conti. "Il mio operato - aggiunge Occhiuto - e' stato assolutamente onesto. C'e' un attacco concentrico contro mia persona, perche' evidentemente mi temono. La mia volonta' di candidarmi alla Regione non e' pura velleita'. Considerato che per questa citta' ho fatto tanto, da piu' parti mi sono arrivate richieste di scendere in campo. Anche il tempismo della Corte dei conti mi lascia perplesso e mi insospettisce. Evidentemente qualcuno sta provando in ogni modo a fermarmi perche' sa bene che potrei cambiare il sistema che fin oggi ha governato la Calabria".

"Fin dall'insediamento, nel 2011, conoscevamo la situazione debitoria del Comune e per questo optammo per un piano di riequilibro decennale grazie al Decreto Monti. Negli anni della mia amministrazione abbiamo ridotto i costi, ma purtroppo non siamo riusciti a recuperare tutto il debito. E' paradossale che chi oggi mi addebita il dissesto sia tra coloro che l'hanno provocato". Lo sostiene, in una dichiarazione, il sindaco di COSENZA, Mario Occhiuto. "Non accetto - aggiunge - di apparire come il responsabile di una situazione che ho trovato nel 2011 nel momento del mio insediamento. I numeri e le date parlano chiaro e sono inconfutabili, tant'e' che la minoranza dovrebbe zittirsi, considerato che fa parte di quella classe politica che ha governato precedentemente e portato a questa situazione". (