In apertura dei lavori del Consiglio comunale di ieri, l'Assessore Iantorno ha richiesto al Presidente Morrone di aggiornare l'ordine del giorno della prossima riunione già fissata all'11 p.v. Tale richiesta è motivata dall'opportunità/necessità – è scritto in un comunicato stampa del Comune di Rende - di autorizzare la rinegoziazione dei mutui a suo tempo sottoscritti con Cassa Depositi e Prestiti e poi trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze in attuazione del D.L. 269/2003, noti anche come "mutui MEF".
Con decreto ministeriale del 30 agosto u.s., adottato in attuazione delle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2019, vengono rese note le modalità per procedere alla rinegoziazione e sono elencati tutti i mutui oggetto della rinegoziazione stessa.
Con successiva comunicazione di Cassa Depositi e Prestiti del 25 settembre u.s. sono stati resi noti i dettagli operativi e la data a partire dalla quale gli enti avranno 20 giorni lavorativi per poter aderire alla proposta di rinegoziazione tramite l'apposito portale.
"Ricordiamo che la Conferenza dei Capigruppo, che ha stabilito l'ordine del giorno e fissato la data delle due riunioni di Consiglio Comunale, si è tenuta il 23 settembre u.s. quindi prima della comunicazione di Cassa Depositi e Prestiti".
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L'operazione di rinegoziazione, fortemente sollecitata negli anni da ANCI in relazione all'andamento del mercato dei tassi, consentirà agli enti – si legge ancora nel comunicato del Comune - che aderiranno di ottenere risparmi sulle rate dei mutui e così liberare risorse per interventi sul territorio.
"Ferma la scadenza originaria di ciascun mutuo e relativa periodicità di pagamento delle rate, sulla base del debito residuo risultante al 1° gennaio 2019, per il nostro Comune l'operazione di rinegoziazione riguarderà 75 partite per un controvalore di euro 10.370.218,27 regolate ad un tasso medio ponderato all'attualità del 5,13% che si riduce
all'1,499% per effetto dell'utilizzo della curva dei tassi zero coupon relativa alle quotazioni dei Buoni del Tesoro Poliennali.
L'attuale rata annuale per complessivi euro 726.352,36 - semestrale per euro 363.176,18 - si ridurrà ad euro 483.089,50 - semestrale per euro 241.544,75 - determinando un risparmio di euro 243.262,86 che, moltiplicato per i restanti 26 anni di ammortamento, consentiranno un risparmio totale a scadenza di euro 6.324.834,36 (euro 12.560.327,00 a nuovo contro euro 18.885.161,36). Per l'anno in corso, avendo la rinegoziazione validità
retroattiva dal 1° gennaio ed essendo stata nel frattempo regolarmente pagata la semestralità al 30 giugno, Cassa Depositi e Prestiti rimborserà, entro il 30 novembre p.v., la differenza tra la somma corrisposta a vecchio e la rata prevista dal nuovo piano di ammortamento, mentre la rata in scadenza al 31 dicembre sarà già oggetto di ricalcolo per rinegoziazione del tasso."
Ecco dimostrata l'urgenza della richiesta dell'Assessore Iantorno che, ovviamente, si è detto "soddisfatto di questo risultato che è un primo passo, concreto e finanziariamente equo, del Governo Centrale, Ministero dell'Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti, verso gli enti territoriali impoveriti da politiche di accentramento fiscale e
taglio dei trasferimenti". Soddisfatto pure il Sindaco Manna: "In qualità di membro dell'Esecutivo ANCI Calabria, darò ancor di più forza perché si rivalutino le
condizioni per la rinegoziazione di tutti gli altri mutui assoggettati a tassi oggi
fuori mercato, che per il nostro Comune ammontano ad oltre 26.000.000 di euro".