Forza Italia Giovani Cosenza lancia la campagna informativa sulla gestione delle crisi nazionali e internazionali

"Quante volte abbiamo sentito dire che Forza Italia non ha saputo gestire le crisi che ha fronteggiato durante i suoi anni di governo? Tante, troppe" secondo Deborah Molinaro, responsabile del Dipartimento Politica Estera e Sicurezza.

Nel video esplicativo pubblicato sui canali social dei giovani azzurri - si legge in un comunicato stampa di Forza Italia Giovani Cosenza - viene approfondito come il pragmatismo del Presidente Berlusconi sia stato determinante nella risoluzione delle crisi che si sono susseguite tra il 2008 e il 2009. I giovani di Forza Italia ricordano per esempio l'episodio della crisi tra Georgia e Russia approfondendo un tema cardine della storia delle relazioni internazionali post guerra fredda: infatti nel 2008, mentre il mondo era intento a guardare sbalordito la cerimonia di apertura delle Olimpiadi a Pechino, la Georgia del presidente Mikheil Saakašvili, decide di attaccare l'Ossezia del Sud, piccolo Stato a cavallo tra Russia e Georgia, facendo scoppiare una accesa crisi con la Federazione Russa. Solo grazie all'intervento di Berlusconi lo scontro diretto tra l'esercito georgiano e quello russo fu evitato.

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I giovani di Forza Italia ricordano anche le modalità di gestione della crisi finanziaria del 2008 con le quali i conti pubblici e i risparmi di milioni di italiani furono messi al sicuro. Inoltre, grazie all'azione del Governo Berlusconi, l'emergenza rifiuti a Napoli – scrivono i giovani azzurri - fu gestita in 58 giorni. Si arriva poi al 2009, quando l'azione tempestiva del governo ha garantito la costruzione in tempi record di case per i terremotati dell'Aquila, luogo che ha successivamente ospitato il G8 portando così l'attenzione internazionale verso il tragico evento sismico.

"Credo - afferma Francesco Catera - che sia necessario porre l'accento su come i governi affrontino le crisi.
Probabilmente il terreno sul quale si gioca la vera partita politica, il grande solco tra chi è capace e chi non lo è.
Ed evidentemente, checché se ne dica, la materia non ha mai rappresentato un problema per Forza Italia e per il Presidente Berlusconi; non è mai stato un ostacolo insormontabile o un fardello tanto pesante da rischiare una crisi parallela, quella del governo che non riesce a trovare la quadra sulle soluzioni e sulle risposte.
Oggi giorno, assuefatti e rassegnati come siamo ad una politica da talk-skow, ridicolizzata all'inverosimile da politicanti allo sbaraglio, molti dei quali senza titoli e necessarie competenze, sembra più che mai utopico immaginare l'efficienza istituzionale di chi, all'indomani del devastante terremoto dell'Aquila dell'Aprile 2009, in soli 120 giorni ha ricostruito e consegnato 5.600 abitazioni per 25.000 sfollati, corredate persino di elettrodomestici. Fantascienza, visti gli euroscetticismi e il nazionalismo da propaganda elettorale degli ultimi anni, ipotizzare una mediazione efficace in una crisi diplomatica tra due stati come avvenne nel 2008, quando il presidente Berlusconi sfruttò i suoi buoni rapporti con Vladimir Putin per fermare gli scontri in Georgia con la Russia. E gli esempi sarebbero ancora tanti; spesso dimenticati, oscurati, per meglio dire: perché parlarne rappresenta un tabù per molti, abbagliati dai successi di chi ha dato risposte immediate quando è servito, mediate ed efficaci, invece, nella programmazione sul lungo termine".