"Bisogna prendere atto che il diritto alla salute in Calabria rischia sempre di essere sacrificato in nome di logiche dli austerità che non tengono in conto la vita dei malati e le professionalità che il territorio riesce a sviluppare nel settore.
Si apprende con preoccupazione che non si è ancora provveduto a rinnovare i contratti a tempo determinato dei tecnici di radiologia medica in servizio presso l'ASP di Cosenza. La selezione dei contrattisti non dà titolo formale alla stabilizzazione, ma la scelta è avvenuta sulla base del profilo dei diversi operatori. Non solo: questi ultimi hanno potuto sviluppare, negli anni di lavoro nel ramo, le giuste competenze specialistiche necessarie allo svolgimento delle loro funzioni". E' quanto si legge nella nota del Partito Comunista - Cosenza, Federazione Provinciale "Antonio Gramsci".
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"Appare perciò un errore progettuale, oltre che l'ennesimo caso di contrazioni di spesa a danno dei diritti dei lavoratori, rinunciare a questo nucleo di tecnici che hanno esercitato presso le strutture ospedaliere le loro attribuzioni.
La presunta razionalità amministrativa che viene impiegata per operare tagli e mancati rinnovi del genere altro non è che la riproposizione del conflitto tra capitale e lavoro, dove il primo ingloba inesorabilmente le esigenze reali del secondo, incurante dei suoi bisogni essenziali, esistenziali e reddituali.
Il Partito Comunista si schiera in questa vertenza, come in ogni situazione occupazionale, dalla parte dei lavoratori, a sostegno della loro stabilizzazione e dei loro diritti, ancor più se questi corrispondono a personale che ha già dimostrato, nonostante l'esiguità dei salari percepiti, di poter perseguire il proprio ruolo a beneficio degli interessati.
Il Partito si schiera inoltre contro l'aziendalizzazione della sanità che ha portato e sempre più continuerà a portare un assottigliamento grave persino dei diritti acquisiti nella legislazione sociale. Nei rapporti tra spesa, salute e reddito, il PC sceglie di stare dove è sempre stato e dove continuerà comunque e in ogni caso ad essere: con la classe delle lavoratrici e dei lavoratori, senza nessun cedimento a soluzioni che li affamano al solo scopo di preservare inaccettabili interessi gestionali".