Cosenza, Mario Occhiuto e Baccini aprono la prima giornata del Forum Europeo sull’impresa culturale e creativa

"Una delle vie che abbiamo indicato è quella della creatività, perché riteniamo che attraverso la creatività si possono immaginare le risorse a nostra disposizione come opportunità di crescita del territorio".

Lo ha detto il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto nell'aprire questa mattina, al Museo Multimediale di Piazza Bilotti, la prima giornata del Forum europeo sull'impresa culturale e creativa per il quale è stato scelto il titolo, molto indovinato, di "Kose Concrete". Obiettivo del forum, promosso in sinergia tra Comune di Cosenza ed Ente nazionale per il Microcredito, è quello di rafforzare la conoscenza dell'offerta culturale del territorio e promuovere e sostenere l'imprenditorialità e l'occupazione, con particolare riferimento a quella giovanile. "La Calabria ha tante peculiarità e tante risorse che sono anche identitarie e vanno valorizzate – ha detto ancora il Sindaco Occhiuto nel suo intervento, ricordando come nella città di Cosenza si sia sempre guardato alla cultura, anche in chiave innovativa. "L'Italia – ha aggiunto il primo cittadino - è un grande Paese dove esiste anche una grande forza nel territorio ed è conosciuta nel mondo perché ha questa capacità creativa ed innovativa che poi si trasforma anche in successo competitivo. Qui abbiamo puntato su Cosenza città opera d'arte e fabbrica creativa ed abbiamo avuto successo. Lo dicono, ad esempio, i numeri che certificano un incremento nel settore turistico, con notevoli presenze anche di stranieri. E questo ha creato una ricchezza indotta sul territorio, cosa che dovremmo molto di più accelerare in tutta la regione".

Se per Occhiuto la cultura e la produzione culturale, anche quella innovativa, è fondamentale e pensare di trasformare il territorio con atteggiamento creativo deve essere la chiave di volta per il futuro, il Presidente dell'Ente nazionale per il Microcredito, Mario Baccini non ha dubbi quando afferma che "l'economia sociale di mercato è l'alternativa all'automatismo del mercato che ha come scopo il profitto, mentre noi dell'economia sociale abbiamo come obiettivo la valorizzazione dei bisogni della persona. Unire l'impresa culturale ed innovativa con lo strumento finanziario del microcredito – ha sottolineato ancora Baccini - soprattutto per chi non ha possibilità di accedere al credito, significa percorrere l'ultimo miglio che è quel territorio virtuale che divide il bisogno dalla sua soddisfazione"

E a Cosenza, città con la quale il Microcredito nazionale ha sottoscritto diversi mesi fa un proficuo rapporto di collaborazione che sarà foriero di ulteriori sviluppi, il Presidente Baccini ha lanciato un messaggio che deve valere per tutto il territorio nazionale, europeo ed internazionale: "la cultura è l'alimento della fantasia e dell'essere persona. A Cosenza l'alimento della fantasia è il bello che diventa strutturale. Sono felice di essere qui – ha aggiunto Baccini - e dare la possibilità a tutte quelle imprese e vocazioni che vogliono esprimersi, ma non possono, di farlo".

La manifestazione "KOSE CONCRETE"è stata promossa con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania che questa mattina era rappresentata dalla dottoressa Katia Stancato, in sostituzione del Presidente Luigi Morrone, assente per altri impegni istituzionali.

"La Fondazione -ha detto Stancato - ha aderito con convinzione, protesa com'è alla promozione culturale. Le aree del Mezzogiorno, attraverso la bellezza, potrebbero abilitare il grande talento umano di cui dispone il Sud e la Calabria. Se la creatività è un elemento incontrollabile, in un contesto innovativo, ha la capacità di moltiplicare la sua espressività".

Dopo gli interventi istituzionali il Forum è entrato nel vivo con la sua prima tavola rotonda sul tema "Impresa culturale e creativa: opportunità per uno sviluppo".

A moderarla, il noto giornalista della Rai Franco Di Mare.

Stimolato dalle sue domande, il primo a intervenire è stato il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Federculture Servizi Umberto Croppi che è rimasto visibilmente colpito dalla vitalità di Cosenza: "non credo – ha detto - ci sia un'altra città in Italia con caratteristiche proprie dei tempi europei".

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Apprezzando il titolo del Forum, Croppi ha sottolineato l'importanza del ruolo della cultura, "un materiale friabile – ha detto - intangibile che, unito ad altri fattori, dà vita ad una cosa concreta". Il segretario generale dell'Ente Nazionale per il Microcredito, Riccardo Maria Graziano ha poi fornito qualche numero interessante:

"A fronte delle 15 mila microimprese, sorte negli ultimi anni grazie al Microcredito, abbiamo con ostinazione parlato al sistema bancario, creando finanziarie accreditate in Banca dItalia solo per il microcredito. 38 mila sono i soggetti che vivranno grazie a questi strumenti".

Dei tutor presenti in Microcredito e del loro ruolo significativo ha poi parlato Rosaria Mustari, Consigliere di Amministrazione: "i tutor sono la cifra di riconoscibilità del microcredito. Si tratta di figure specialistiche che accompagnano i beneficiari e li formano. Il tutor fornisce educazione finanziaria e fa sviluppare la capacità di interloquire con una banca, presentare un business plan e poi rientrare dal debito. Consente, in una parola, al beneficiario, di camminare con le sue gambe"

Per Roberto Jannelli, professore associato di Unisannio "il patrimonio culturale è una risorsa che bisogna saper sfruttare. L'elemento fondamentale per la creatività è la cultura. Le imprese creative ci sono sempre state, bisogna saperle organizzare. Anche la formazione è altrettanto importante. Le imprese culturali e creative si devono autosostenere.

Prima di introdurre l'ultimo intervento, quello dell'editore calabrese Florindo Rubettino, il giornalista Franco Di Mare ha ricordato gli ultimi dati sulla lettura nel nostro Paese, secondo i quali sono tre milioni e mezzo i lettori veri, perché solo il 6 % degli italiani legge un libro al mese e l'Italia è fanalino di coda insieme alla Grecia, annoverando i peggiori lettori d'Europa. A fronte di questi dati, la contraddizione è che l'industria editoriale sforna 60 mila titoli l'anno.

Pronta la risposta di Rubettino: "il mercato editoriale è l'unico mercato dove domanda e offerta non si incrociano. La cultura è – sottolinea l'editore - un investimento nel lungo periodo. Il mercato del libro vive una fase di transizione, ma ha comunque grandi opportunità. Noi non siamo eroi , ma semplici pezzetti della filiera creativa. Abbiamo bisogno di riconnettere noi stessi con il patrimonio culturale, ma senza guardare troppo al passato, provando a tracciare percorsi e strade inedite".