Rende: Scalfari presenta il suo programma agli elettori

Si è tenuta, ieri, la presentazione del programma elettorale della lista "Lega Salvini Calabria" che compete nelle prossime amministrative di Rende. Il candidato sindaco, avv. Sergio Scalafari, ha incontrato, prima dell'evento, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega al Sud, On. Giuseppina Castiello. Argomento principale del colloquio la problematica della bonifica del sito dell'ex Legnochimica, definita nell'incontro con l'associazione ambientalista "Crocevia" e assicurata dall'impegno del sottosegretario ad attivare tutti i canali necessari per giungere ad una risoluzione definitiva, anche attraverso la verifica di un possibile inserimento nei siti d'interesse nazionale e l'accesso ai fondi del ministero dell'Ambiente. Nel tardo pomeriggio è stato presentato il programma elettorale della lista, presso l'hotel San Francesco, momento in cui candidato Scalfari, circondato da alcuni dei suoi aspiranti alla carica di consigliere comunale, hanno illustrato i punti principali, le proposte, le idee per dare nuovo impulso allo sviluppo della città di Rende, ormai bloccato da anni. L'avv. Scalfari ha tracciato le linee guida del programma, focalizzandosi sui temi caldi della campagna elettorale e analizzando le principali criticità che attanagliano il territorio. La prima nota il candidato a Sindaco la fa sullo svilimento del voto dei cittadini <<costretti a concedere il voto sulla base di parentele e amicizie e non sulla base di competenze tecniche e politiche che sono determinanti per un gestione politica e amministrativa di qualità>>. <<La città che immaginiamo – ha continuato l'aspirante primo cittadino - è una città con un'alta qualità della vita, dove rilevante importanza riveste il risanamento ambientale e la gestione e cura dell'ambiente e del verde. E' necessario tornare alle vecchie regole del lontano 1964 ed oggi sempre attuali ed efficienti, 30 mq di verde per abitante e un albero ogni 100 metri cubi di costruzione". Se si riuscisse a tornare a queste regole si potrebbe parlare di "una vecchia rivoluzione dai risvolti inaspettati>>. Ed ancora, dinanzi ad una sala gremita, Sergio Scalfari ha toccato punti ancora più specifici: <<E' urgente dotarsi del Psc e immaginare la Rende del futuro quale territorio centrale e strategico di una importante area urbana, già esistente nella percezione della vita quotidiana dei cittadini. Tuttavia, Rende deve dimostrare non più il verde tra i nuclei abitativi, ma i nuclei abitativi immersi nel verde. La città deve essere il polmone verde dell'area urbana, avere un ruolo da non poco, come il "Central Park di New York", un'area green immersa in un ambiente all'avanguardia. Con la sua Università, il territorio deve produrre conoscenza e dalla conoscenza il lavoro, tutelando appunto il suo ambiente, il suo ossigeno e i suoi cittadini. Questioni collegate da risolvere sono il potenziamento dei servizi sanitari – ha concluso Scalfari - e la migliore gestione della raccolta differenziata, la bonifica della Legnochimica, la risoluzione della questione dell'impianto di depurazione di Coda di Volpe, che deve essere spostato a debita distanza dai centri abitati. Il Centro Storico deve tornare a vivere con interventi a favore dei giovani e degli artigiani. Per tutti i cittadini e le imprese operanti sul territorio bisognerà implementare un meccanismo di premialità per la raccolta differenziata, sulla base del conferimento, in modo da alleviare il peso dell'attuale alta tassazione. Questo il nostro impegno, quello dei cittadini utilizzare bene il voto per cambiare il corso delle cose e dare nuovo smalto allo sviluppo della nostra città con la scienza e la coscienza di una nuova classe dirigente>>.

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