Costringevano assegnatari a cedere case popolari, Sunia plaude alle forze dell'ordine

"Il Sunia Calabria esprime un sincero plauso nei riguardi delle forze dell'ordine e della magistratura per la recente operazione di Corigliano, nell'ambito della quale è stata sgominata una banda criminale che minacciava e terrorizzava titolari di alloggi popolari. Abbiamo dimostrato lungimiranza quando abbiamo sollecitato presso tutte le prefetture calabresi i protocolli per la sicurezza, la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive. Personalmente riteniamo che l'azione di prevenzione e di contrasto alle occupazioni abusive di alloggi popolari vada ulteriormente incentivata e promossa". Lo scrivono in una nota congiunta il Segretario generale nazionale del Sunia, Daniele Barbieri e la segretaria regionale del Sunia Calabria, Mimma Pacifici.

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"Il ripristino della legalità in questo settore è una priorità che abbiamo più volte - anche in solitudine - rimarcato pubblicamente e sostenuto con forza negli incontri istituzionali. Come Sunia, abbiamo avuto ragione ad affermare che spesso nei quartieri di edilizia residenziale pubblica le illegalità si intrecciano con l'interesse della criminalità organizzata che in questo modo, sempre di più, rafforza il proprio potere sul controllo del territorio.
Tutto ciò avviene a discapito di tante famiglie meno abbienti che da oltre un decennio affollano le graduatorie e che quotidianamente vedono calpestati con inganno e prepotenza le proprie lecite aspettative e i propri diritti.
Per queste ragioni riteniamo che le procedure di assegnazione debbano essere eseguite tempestivamente, attraverso la redazione e pubblicazione immediata delle graduatorie, così come previsto dalle leggi vigenti. Inoltre, chiediamo che gli immobili recuperati dalle occupazioni abusive vengano immediatamente messe nelle condizioni di essere riassegnati. Così come ci aspettiamo che gli alloggi liberati a Corigliano dall'intervento delle forze dell'ordine vengano immediatamente consegnati alle famiglie aventi diritto costrette ad andare via".