Crosia (Cs), decade consigliere per “assenze ingiustificate”. Il Comune: "Ha vinto la legalità"

"Caso ex consigliere Aiello, ripristinata la legalità. Il Consiglio di Stato ha posto la parola fine ad una storia incresciosa di spregio delle regole e di inosservanza ai doveri istituzionali. Le vicende sono state chiare e palesi sin dall'inizio: le numerose ed ingiustificate assenze della Consigliera comunale non potevano consentirle di continuare a rimanere seduta tra i banchi dell'Assise civica. Quasi tutti certificati medici sono stati depositati in fotocopia senza che venisse indicata l'ora del rilascio e l'impossibilità a partecipare alle assemblee. La Giustizia, ancora una volta ed anche in questo caso, ha dato ragione all'azione di legalità e trasparenza intrapresa dal Sindaco Russo e dall'Amministrazione comunale". È, questo, il commento dell'Amministrazione comunale alla sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata ieri (giovedì 17 gennaio) all'esito della Camera di Consiglio, riunitasi il 22 Novembre 2018, che recependo integralmente le tesi difensive svolte nell'interesse del Comune dall'Avv. Oreste Morcavallo, ha accolto l'appello e confermato la decadenza della Consigliera Teresa Aiello.

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"Le regole sono regole e vanno rispettate, ancor più – è scritto nella nota dell'amministrazione comunale di Crosia - da chi è stato demandato dai cittadini a svolgere un ruolo istituzionale di vigilanza all'interno degli organi democratici. Il Consiglio di Stato ha di fatto confermato un orientamento giurisprudenziale, rimarcato dall'Assemblea civica con la delibera di decadenza approvata esattamente un anno fa, rispetto ai doveri dei Consiglieri comunali che hanno l'obbligo di assolvere alla loro carica istituzionale. La Maggioranza consiliare e gli uffici hanno agito nel totale rispetto delle regole evidenziando che le patologie, riportate dai certificati medici, non giustificavano in alcun caso l'assenza dell'ex consigliere Aiello dalle sedute assembleari. E questo, che è stato il nodo della discussione e anche di feroci ed ingiustificate polemiche e invettive all'indirizzo del Sindaco Russo e della Maggioranza, è il dato inconfutabile emerso anche dalla sentenza del Consiglio di Stato. Ma questa è anche una sentenza che riporta all'attenzione di tutti il ruolo fondamentale del Consigliere comunale, anche se svolto dai banchi della minoranza, che impegna gli eletti all'obbligo della rappresentanza democratica. Ci auguriamo che il verdetto della Suprema Corte faccia scuola e sia da monito a quanti nella nostra comunità hanno sempre interpretato a proprio piacimento le norme che regolamentano il funzionamento dell'apparato istituzionale, che invece sono semplici e molto chiare. Ringraziamo l'avvocato Oreste Morcavallo per la preziosa e qualificata consulenza messa a servizio del Comune di Crosia per aver patrocinato una causa giusta attraverso la quale è stato ristabilito il sacrosanto diritto di rappresentanza civica all'interno delle Istituzioni cittadine".